Non sfugge a nessuno che la votazione di mercoledì prossimo, alla Giunta per le Elezioni del Senato, sulla relazione confezionata dal pidiellino Andrea Augello rappresenterà soltanto un’altra “stazione” della lunga via crucis politica incentrata sulla possibile decadenza di Silvio Berlusconi. La vera partita si giocherà al Senato e potrebbe riservare finali inimmaginabili.
Tra le ipotesi più “acrobatiche”, va sicuramente menzionata quella di Carlo Giovanardi: “Col voto segreto – ha spiegato il senatore del Pdl – io prevedo che i grillini voteranno per Berlusconi e poi diranno, un secondo dopo, che sono stati gli altri a salvarlo. Come si è già visto nel ’93 con Craxi – ha ricordato Giovanardi – quando la Lega e il Movimento sociale votarono a favore di Craxi e, un minuto dopo, erano davanti Montecitorio a urlare contro la prima Repubblica”.
Uno scenario, quello abbozzato dal pidiellino, che acutizza il clima di tensione generale e di sospetto reciproco tra le varie parti in causa. La previsione consegnata da Giovanardi non è passata sotto traccia e ha spinto i “cittadini pentastellati” a organizzare la controffensiva. “Come avevamo previsto in tempi non sospetti – ha scritto in una nota il gruppo del M5S del Senato – è iniziata la vergognosa campagna politico-mediatica del Pdl contro di noi. Una campagna che ha lo scopo di preparare il terreno in Aula ai franchi tiratori del Pd che, grazie al voto segreto, cercheranno di salvare Berlusconi dalla decadenza”.
“Giovanardi, per salvare gli accordi del governo Letta, coprire la ‘banda dei 101’ e salvaguardare dalla Waterloo gli amici di lunga data del Pd – si legge ancora nella nota vergata dai 5 Stelle – parla di fantomatici e inesistenti franchi tiratori del M5S”. Da qui la proposta dei “pentastellati” di intervenire tempestivamente sul regolamento dell’Aula per consentire ai senatori che dovranno decidere delle sorti parlamentari del Cavaliere di esprimere il loro voto palesemente. “Chi non ha nulla da nascondere – hanno sottolineato i 5 Stelle – voti la nostra proposta per avere un Parlamento casa di vetro. Basta voto segreto. Solo chi deve nascondere qualcosa, vuole, chiede e difende il voto segreto. I parlamentari al Senato del Pd, come di ogni altra forza politica – hanno rimarcato sul finale i senatori del M5S – possono far svanire ogni timore e aprire alla trasparenza: votino la nostra proposta di modifica del regolamento del Senato”.