Le formule ficcanti, la gestualità studiata, il ritmo incalzante: tutto suggerisce – a voler essere moderatamente maliziosi – che il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, si senta già in campagna elettorale. Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui il democratico torni ripetutamente a “punzecchiare” il governo retto da Enrico Letta, in un periodo in cui molti “poteri forti” (dal Quirinale in giù) salmodiano la necessità di garantire la stabilità nazionale, blindando a doppia mandata l’esecutivo delle “larghe intese”.
Ieri il premier gli ha lanciato una “frecciatina” dal palco della festa di Scelta Civica: “Se c’è una cosa che detesto più di tutte – ha scandito il proverbialmente controllato Letta – è la politica fatta di battute“. Renzi gli ha risposto dal palco della festa del Pd organizzata a Firenze: “La differenza non è tra chi fa le battute e sorride e chi non fa le battute ed è triste – ha osservato – La differenza è tra quelli che fanno le cose e quelli che le rinviano, tra quelli che esprimono un sogno e quelli che esprimono una minaccia. Tra quelli che intendono mettersi in gioco – ha incalzato il primo cittadino di Firenze – e quelli che hanno come imprinting la paura“.
“Troppo spesso noi non evochiamo il sogno, evochiamo la minaccia, la paura – ha insistito l’ex “rottamatore” – Non diciamo: tra 10 anni i nostri figli vivranno nel più bel posto del mondo perché lo cambieremo tutti insieme, diciamo: non faremo la fine della Grecia. Se Martin Luther King fosse stato iscritto al Pd – ha detto Renzi scodellando l’ennesima battuta – anziché dire: io ho un sogno, avrebbe detto: io ho un incubo“.
Tranchant anche il passaggio sui tempi (a giudizio di Renzi, sospetti) che riguardano l’organizzazione del prossimo congresso. “Sono andato a trovare Epifani e gli ho chiesto se vogliono fare il congresso – ha detto il “giovane” del Pd –Ho un po’ di inaugurazioni a Firenze tra ottobre e novembre e volevo organizzarmi, tutto qui. Mi hanno detto che ci riflettono, la settimana prossima ci fanno sapere – ha ironizzato Renzi – Epifani è una persona per bene, aspetto che mi faccia sapere”.