Nessuno s’illuda: la discussione incardinata sulle sorti politiche di Silvio Berlusconi non cederà il passo alle urgenze sociali ed economiche del Paese. Mentre nella noncuranza generale, l’Italia promette all’Europa che manterrà i conti in ordine, pur sapendo che tale promessa sarà difficile da onorare, i politici continuano a baloccarsi col “caso Berlusconi”.
Ospite ieri della trasmissione televisiva In mezz’ora, il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, è tornato a battersi strenuamente a difesa del suo leader: “Perché questo atteggiamento nei confronti di Silvio Berlusconi? – ha detto – E’ evidente che si vuole arrivare alla rottura. Secondo me, il Pd vuole andare a votare e vuole la crisi di governo”. “Sono pessimista sul destino dell’esecutivo – ha continuato Schifani – anche se mi auguro che non cada perché mi interessa la stabilità. Con il voto si porterebbe l’Italia al baratro“.
Gli ha replicato a distanza il segretario del Pd, Guglielmo Epifani: “Se il centrodestra dovesse staccare la spina, se ne assumerà la responsabilità – ha detto – non stacca la spina al governo, ma la stacca al Paese”. “Quando governi assieme la responsabilità è di tutti e due, non di uno solo – ha precisato Epifani – Abbiamo già visto cosa è successo con Monti, ma lo dico in generale: abbiamo un problema di asimmetria sulla responsabilità che non va bene”.