Il silenzio in cui Silvio Berlusconi si è trincerato ha calamitato l’attenzione di tutti gli organi d’informazione che non hanno smesso un solo giorno di parlare di lui. Il suo buen ritiro ad Arcore (violato, secondo i beninformati, solo dalle visite dei figli e dei più stretti collaboratori), ha creato intorno al Cavaliere condannato un’aura di mistero. C’è chi lo ha dipinto depresso e immalinconito, chi impegnato e volitivo come sempre. Intorno alla sua “prigionia dorata”, allietata dalla presenza della compagna Francesca Pascale e dell’ormai famosissimo barboncino Dudù, è fiorita un’aneddotica infinita, che ha spianato la strada alla curiosità collettiva e all’attesa spasmodica (soprattutto da parte dei media) del suo video-messaggio.
Chi ha avuto la capacità (o millanta di averla avuta) di captare le informazioni trapelate dal “fortino” di Arcore, ha raccontato che il Cavaliere tornerà a palesarsi già oggi. In un video-messaggio che dovrebbe durare circa 15 minuti e nel quale dovrebbe parlare innanzitutto della rifondazione di Forza Italia. E poi? Stando ai rumors più accreditati, nel messaggio già registrato, Berlusconi avrebbe anche tributato il suo riconoscimento al lavoro svolto dai ministri Pdl all’interno dell’esecutivo, confermando implicitamente – almeno per il momento – il suo appoggio al governo Letta. Non mancherebbe poi il passaggio sulla sua situazione personale, con l’immancabile riferimento alla magistratura politicizzata che lo ha condannato ingiustamente.
Ma quali siano le reali intenzioni del leader indiscusso del centrodestra non è dato ancora saperlo. Le opzioni aperte sono, infatti, ancora tante e su ognuna di esse Berlusconi starebbe ragionando a lungo. C’è chi giura che si dimetterà prima che la proposta sulla sua decadenza (scioperata dalla Giunta per le Elezioni) arrivi al Senato e chi, al contrario, afferma che l’ex premier è fermamente intenzionato a combattere fino alla fine e sta per questo lavorando a una sorta di “memoria difensiva” da leggere nell’Aula di Palazzo Madama. Non mancano poi coloro che ipotizzano una richiesta di grazia da parte dei figli e chi, ancora, giura che il Cavaliere dorme già sogni tranquilli confortato dalla contabilità dei “falchi”, che gli avrebbero assicurato il voto (a lui favorevole) di molti senatori non pidiellini nel segreto dell’urna.
Scenari fanta-politici che soltanto la cronaca delle prossime settimane potrà smentire o confermare.