Anche nella serata dell’1 agosto, quella in cui i giudici della Cassazione confermarono la condanna di Silvio Berlusconi nel processo Mediaset, il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, si affrettò a pubblicizzare la sua reazione. “Le sentenze vanno rispettate ed applicate”, disse allora l’ex numero uno della Cgil segnando con nettezza la propria posizione nei confronti dell'”alleato” condannato in via definitiva.
Di tempestività e nettezza Epifani ha dato prova anche ieri sera quando, subito dopo la diffusione del video-messaggio del Cavaliere, ha convocato i giornalisti per dire la sua. “Ho trovato le dichiarazioni di Silvio Berlusconi innanzitutto sconcertanti per i toni da guerra fredda che che ha usato, toni offensivi verso il centrosinistra”, ha esordito l’ex sindacalista. “Si tratta di una dichiarazione irresponsabile – ha rincarato il segretario dei democratici – perché proprio mentre la crisi morde ancora la condizione sociale ed economica del Paese e il governo Letta è impegnato in un’opera difficilissima di risanamento, Berlusconi getta benzina sul fuoco e, per quello che mi riguarda – ha aggiunto Epifani – da oggi in poi si assumerà la responsabilità di quello che potrà avvenire al futuro di questo governo che sta lavorando per il bene del Paese”.
Non basta: “Mi sembra anche assurdo questo messaggio di ribellione – ha osservato il “traghettatore” del Pd riferendosi ai passaggi più barricaderi del discorso dell’ex premier – perché Berlusconi è stato al governo per moltissimi anni. Quelli che si devono ribellare sono i giovani precari, gli esodati, i licenziati, gli artigiani che non ce la fanno e che pagano perché il governo di centrodestra, quando la crisi è scoppiata, ha portato il Paese sull’orlo del baratro. Questo – ha sottolineato Epifani – nessuno può scordarselo”.