La rinata Forza Italia ha bisogno di un leader: sarebbe questo il pensiero fisso che, secondo i beninformati, tarla da tempo la mente di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere sa che la sua permanenza in Parlamento è giunta ormai al rush finale e che la sua lunga carriera politica non potrà protrarsi per vent’anni ancora.
Guardandosi intorno, non avrebbe scorto nessun pidiellino (o neo-forzista) meritevole di succedergli al comando: non Angelino Alfano (sprovvisto del quid), non i “sanguigni” Santanchè e Verdini e neanche i più accomodanti Schifani e Bondi. Su chi puntare allora? L’ex presidente del Consiglio auspicherebbe da tempo l’arrivo di un Renzi “di destra”, capace di “svecchiare” il partito e di conquistare le masse.
Scartata l’opzione Marina (la guerrigliera primogenita che controlla buona parte delle aziende di famiglia), stando a un’indiscrezione riportata oggi dal quotidiano Il Messaggero, il Cavaliere starebbe maturando un’inedita soluzione. “Nei conciliaboli arcoriani è spuntata fuori dal mazzo la carta Barbara Berlusconi – si legge sul giornale capitolino – E’ giovane, preparata, colta (ha studiato anche con il filosofo Massimo Cacciari all’Università San Raffaele di Milano). E’, soprattutto, la più soft e progressista tra tutti i suoi cinque figli”. E – aggiungiamo noi – ha una vita sentimentale per nulla piatta, che la fa spesso comparire sulle riviste di cronaca rosa lette da chi, proverbialmente, tradisce scarso interesse per la politica.
Non solo: Barbara ha già dato prova di esuberanza e disinvoltura quando, interpellata in varie occasioni dagli organi d’informazione, ha sempre detto la sua sull’ingombrante papà. E se in passato non ha lesinato critiche al genitore invischiato in storie di “olgettine” e giovani “rubacuori”, ultimamente si è, invece, spesa da leonessa nella difesa del Cavaliere. “Mio padre non è un delinquente – ha risposto a muso duro a Beppe Grillo, dopo la condanna in via definitiva dell’ex premier – La sua è una storia imprenditoriale e politica, non criminale. Qualcuno cerca di rappresentare la storia di mio padre come quella di un criminale. Non è così. Si possono usare tanti aggettivi per descrivere Silvio Berlusconi – ha messo in chiaro Barbara – ma non quello di delinquente”.
Fino all’ultima affilatissima “stoccata” al Pd: “Se considerano Silvio Berlusconi un delinquente – ha risposto velenosa a una recente domanda di un cronista – perché hanno fatto con lui gli ultimi due governi?”. Inattaccabile.