Napolitano ai partiti: No a incertezze e rotture

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L’occasione scelta – la cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico – deve aver inspirato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad assumere un tono professorale che si è subito tradotto nell’ennesimo “monito” ai partiti politici.

“Non ho mai trascurato, in questi anni, di considerare l’istruzione a tutti i livelli uno dei pilastri e degli assi portanti della nostra società – ha esordito il capo dello Stato – E in questo momento dobbiamo rinnovare e rafforzare le potenzialità di sviluppo della società italiana. Non siamo ancora usciti dalla crisi finanziaria, economica, sociale che ha colpito così duramente negli ultimi anni il nostro Paese e gran parte del mondo: dagli Stati Uniti d’America all’Europa”.

“L’economia e l’occupazione tardano a riprendersi – ha riconosciuto Napolitano – ma i primi segni di ripresa si vedono, e si riaffaccia la speranza di un nuovo, più solido sviluppo dell’economia e della società”. Da qui il messaggio più robusto, rivolto alle forze politiche, più che agli studenti e agli insegnanti presenti alla cerimonia: “Dobbiamo fare tutti la nostra parte per far crescere i semi che appaiono e possono maturare di un miglioramento e cambiamento positivo della nostra situazione – ha messo in chiaro il capo dello Stato – La politica non sprechi questo momento più favorevole e faccia, attraverso il governo e il Parlamento, la sua parte, procedendo, senza incertezze e tanto meno rotture, nel compiere le azioni necessarie”.

L’ennesimo altolà alla maggioranza litigiosa, a cui Giorgio Napolitano – dal cortile assolato del Palazzo del Quirinale – ha intimato di proseguire il sostegno al governo delle larghe intese.