Da Grillo allarme sulla povertà: Gli extracomunitari siamo noi

Poveri

 

Mentre il premier Enrico Letta tenta di veicolare l’immagine di un Paese “in cammino” e il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, assicura che accanto ai dati della crisi impietosamente fermati dai report europei, è possibile scorgere anche qualche segnale di pallida ripresa, Beppe Grillo lancia un allarme sulla crescente povertà nazionale.

Cinque milioni di italiani sono sotto la soglia di povertà, persone che non hanno le risorse per vivere – ha scritto ieri sul suo blog il genovese – Gli indigenti sono raddoppiati dal 2007. A loro non pensa nessuno. Stiamo diventando un Paese di miserabili. Gli extracomunitari siamo noi”. “In Italia non esiste, come negli altri Paesi della Ue, un reddito di cittadinanza – ha evidenziato Grillo – Lo Stato, anche se hai pagato le tasse e i contributi per decenni, ti lascia morire se perdi il tuo lavoro. La spesa per il cibo e le bevande è crollata ai valori di vent’anni fa. Si ruba per mangiare come ai tempi di guerra”.

“La bomba sociale degli ultimi sta per scoppiare – ha avvertito il “megafono” del M5S – A un uomo puoi chiedere tutto, ma non di lasciare la sua famiglia senza cibo. Quanti milioni di affamati sono necessari prima di una rivoluzione?”.  “Il 13% dei pensionati, quasi due milioni e mezzo, riceve meno di 500 euro al mese – ha denunciato il blogger – La pensione minima è di 495,43 al mese, mentre vengono erogati miliardi di euro in pensioni d’oro. E’ una follia, una provocazione che sta diventando intollerabile – ha tagliato corto l’ex comico – Il conto alla rovescia è incominciato”