Berlusconi in stand by tra insonnia e scetticismo

eidon - 620889 Silvio Berlusconi (archivio) - Silvio Berlusconi (archivio)

 

“Se il ventennio berlusconiano è finito, lo diranno i prossimi mesi, ma certo il futuro non è più di Berlusconi”: a dichiararlo ai microfoni del Tg1, è stato ieri il segretario del Pd, Guglielmo Epifani. Sulle sorti politiche del Cavaliere gli italiani continuano a interrogarsi, vaticinando esiti diversi a seconda del loro orientamento politico. E se i supporter del presidente del Pdl giurano che alla fine riuscirà a “spuntarla” ancora una volta, i suoi detrattori tendono, invece (come ha fatto Epifani), a profetizzarne l’imminente uscita dalla scena politica.

Nonostante gli “sconquassi” di ieri (animati dal messaggio di Giorgio Napolitano), Silvio Berlusconi ha preferito rimanere in silenzio. La tesi sostenuta dal M5S secondo la quale l’intervento del capo dello Stato altro non sarebbe se non l’offerta di un “salvacondotto”, non lo avrebbe convinto affatto. Anzi: lo avrebbe indisposto ulteriormente perché, stando alle informazioni filtrate dal “fortino” di Arcore, Berlusconi si sarebbe persuaso che Napolitano lo abbia solo voluto “beffare” ingolosendolo con una prospettiva – quella dell’indulto – che non si potrebbe mai e poi mai adattare alla sua vicenda personale. Sia perché i reati a lui attribuiti non potrebbero mai essere “condonati” dall’atto di clemenza, sia perché il Parlamento non si esprimerebbe mai, con una maggioranza plebiscitaria, a suo favore.

L’umore del senatore in odor di decadenza sarebbe, insomma, nerissimo. Come del resto confermato dalla giovane compagna, Francesca Pascale, che in un’intervista concessa al settimanale Oggi, ha dichiarato: “Siamo angosciati, non sappiamo più cosa sia il sonno. Sta succedendo tutto insieme e non è giusto, comunque la si pensi su di lui”.