In occasione della cerimonia di consegna delle onorificenze ai Cavalieri del Lavoro che si è svolta ieri al Quirinale, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è tornato a parlare di riforme e di stabilità politica e istituzionale.
“L’Italia stenta, più di altri Paesi, a muoversi con passo spedito verso una nuova fase di sviluppo – ha osservato il capo dello Stato – Conta in modo decisivo l’operato del governo e del Parlamento, del mondo delle imprese e del lavoro in una direzione univoca, col massimo di concretezza e di unità“.
“Condivido pienamente l’esigenza di stabilità politica e continuità istituzionale – ha evidenziato nel suo intervento Napolitano – e posso qui dire dell’autentico sollievo che ho registrato la scorsa settimana nell’incontro internazionale di Cracovia per aver noi evitato che si aprisse in Italia un vuoto politico. E di ciò va dato merito a tutte le forze sociali e politiche che hanno concorso a scongiurare quel rischio”.
“Ma occorre andare avanti – ha subito aggiunto il presidente della Repubblica – con le riforme politiche e istituzionali da tempo riconosciute necessarie. La legge elettorale, la revisione della seconda parte della Carta Costituzionale sono provvedimenti a cui ho legato il mio impegno al lato di una non ricercata rielezione a presidente. Impegno che – ha precisato sul finale l’inquilino del Colle – porterò avanti finché sarò in grado di reggerlo e a quel fine”.
