Con meno della metà esami sostenuti, uno studente catanese era riuscito a laurearsi in Medicina e chirurgia, grazie alla complicità di tre addetti alla segreteria (uno dei tre però si dichiara innocente). Per certo, per 17 esami manca il cosiddetto ‘statino’ (la ricevuta firmata dallo studente e dal professore che attesta l’avvenuto esame), mentre altri 2 esami sono ancora al vaglio.
Come riportato da ‘Cataniatoday’, il Magnifico Rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro ha spiegato come è avvenuta la clamorosa scoperta: sarebbe infatti giunta una soffiata anonima da parte di alcuni colleghi, giustamente risentiti del fatto di aver dovuto studiare tanto per ottenere gli stessi risultati del ‘truffatore’ in questione. Queste le parole del Rettore: “Appena ricevuta tale segnalazione, genericamente firmata da “studenti di Medicina”, abbiamo predisposto un’immediata verifica amministrativa, anche a garanzia dello stesso studente. Purtroppo tale indagine ha confermato, in questo caso, i sospetti contenuti nella segnalazione, con esiti che lasciano presupporre la fattiva responsabilità di alcuni nostri dipendenti. Tale verifica sarà ovviamente estesa per accertare che non vi siano altri casi analoghi. Abbiamo pertanto provveduto a denunciare tale vicenda alla Procura della Repubblica, e ad avviare, per via brevissima, i procedimenti disciplinari previsti dalle norme vigenti nei confronti dei dipendenti coinvolti. Per quanto riguarda lo studente, confermo che è stata avviata la procedura di annullamento degli esami non supportati da adeguata certificazione e, di conseguenza, della laurea. Sarà inoltre valutata la procedibilità disciplinare nei confronti dello stesso studente”.
Ma come è potuto accadere questo clamoroso fatto? “Con la vecchia procedura di registrazione cartacea degli esami sussistevano ancora dei passaggi che richiedevano l’intervento di un operatore autorizzato a caricare gli estremi dell’esame nella banca dati delle carriere degli studenti, così come è tuttora richiesto l’intervento del personale delle segreterie per controllare i curricula universitari degli studenti che si accingono a sostenere l’esame di laurea. È in questi passaggi, probabilmente, che si è verificato l’intervento fraudolento volto alla trascrizione di esami non sostenuti e all’omesso controllo del fascicolo riguardante lo studente laureando. Con la nuova modalità telematica di registrazione degli esami, alla quale tutti i corsi dell’Ateneo si sono negli anni progressivamente uniformati, sono ora i docenti stessi ad inserire i dati nel registro elettronico, senza che vi siano passaggi intermedi sui quali poter intervenire in maniera surrettizia. Stiamo comunque lavorando ulteriormente affinché il nuovo sistema di registrazione delle materie sia messo in condizioni di impedire il ripetersi di tali fatti, che vanno assolutamente condannati e severamente perseguiti”.