Consiglio europeo: Letta tra passi avanti, chiarimenti e pezze al …

>>>ANSA/LETTA:IN VERTICE UE TRIPLICATI SOLDI PER ITALIA, SONO 1,5 MLD

 

Ci sono stati due temi che hanno fatto irruzione nell’agenda dei lavori prospettati da tempo dal Consiglio europeo che si è concluso ieri a Bruxelles: quello dell‘immigrazione e quello del Datagate. A sollecitare il primo è stata la stessa Italia che, dopo l’ultima tragedia del Mediterraneo, ha chiesto ai Paesi partner di partecipare, in maniera più marcata, alle operazioni di soccorso e assistenza dei migranti. Mentre le clamorose rivelazioni diffuse negli ultimi giorni dagli organi d’informazione mondiale hanno sollevato un vero e proprio vespaio sul presunto “spionaggio” americano ai danni di molti leader politici del Vecchio Continente, tra cui Angela Merkel e Francois Hollande.

A rendicontare sulle discussioni è stato ieri il premier Enrico Letta“Ho detto a tutti i partner europei – ha dichiarato riferendosi all’emergenza immigrazione – che l’Italia fa e farà la sua parte, ma chiede anche che ci sia un coinvolgimento europeo al massimo livello”. “Sul tema dell’immigrazione e del dramma del Mediterraneo – ha assicurato il presidente del Consiglio, che non ha però fornito alcun dettaglio – l’Europa oggi ha finalmente fatto un passo avanti”.

Quanto allo scandalo “Datagate”: “Abbiamo condiviso l’iniziativa franco-tedesca di chiedere i chiarimenti necessari – ha detto Letta – perché non sono concepibili zone d’ombra tra alleati quali siamo e quali vogliamo essere e rimanere. E’ necessario fare chiarezza a tutti i livelli, in Europa e con gli americani – ha precisato il premier – ed è arrivato il momento di rimettere ordine nella materia delle intercettazioni”.

E interpellato sul solito tema dell’austerity (sponsorizzata da Frau Merkel), il compito Enrico Letta ha rischiato di scivolare su un’immagine poco elegante: “Per essere in grado di reggere a discussioni come queste – ha detto – bisogna avere i conti pubblici in ordine perché se uno ha i conti pubblici in disordine in casa sua o ha le pezze … – ha lasciato in sospeso il premier – non riesce ad affrontare il tema con una capacità di convincimento e non può risultare credibile nel negoziato che si deve fare”.