L’avvertimento di D’Alema a Renzi: Ti aspettano anni logoranti

D'Alema e Renzi

 

In qualsiasi modo la si voglia giudicare, la sgangherata operazione “rottamazione” avviata qualche anno fa da Matteo Renzi ha avuto tra le sue “vittime eccellenti” Massimo D’Alema. L’ex presidente del Consiglio è stato, infatti, uno dei pochissimi democratici (di lungo corso) che ha scelto di rimanere fuori dal Parlamento. Una decisione che ha apparentemente segnato un punto a favore del sindaco di Firenze. Ma D’Alema non è rimasto a guardare. Anzi: l’ex presidente del Copasir dispensa sempre con straordinaria generosità “stoccate” all’aspirante segretario del Pd, che viene spesso “freddato” con dichiarazioni intrise di sottile ironia.

Ospite giovedì scorso della trasmissione Servizio Pubblico di Michele Santoro, Matteo Renzi ha mostrato i muscoli sul chiacchierato “caso Cancellieri” affermando che, da segretario del Pd, non avrebbe mai difeso il ministro amico dei Ligresti. Una presa di posizione “sbertucciata” ieri pesantemente da Massimo D’Alema: “Capisco l’osservazione di Renzi – ha detto – ma è retroattiva. Se Renzi voleva incidere, doveva dirlo prima del voto parlamentare (in realtà non c’è stato alcun voto, ma solo il chiarimento del ministro in Parlamento, ndr). Dirlo dopo ha soltanto un sapore polemico“.

E alla provocatoria domanda di un giornalista che gli ha chiesto se diventerà mai un “renziano”: “La mia impressione è che tutte queste conversioni al ‘renzismo’ – ha risposto piccato D’Alema – si basino su un gigantesco equivoco, come se noi stessimo facendo le primarie per la scelta del candidato alle elezioni politiche. Non è così”.

La convinzione del dirigente democratico è che le ambizioni del sindaco di Firenze vadano ben oltre la segreteria di via del Nazareno. Da qui l’avvertimento (non troppo affettuoso) al primo cittadino di Firenze: “Il partito non è un trampolino – ha spiegato l’ex premier – Oltretutto mettersi sul trampolino quando la piscina è vuota, è un’attività estremamente rischiosa”. “Renzi come segretario è una totale incognita – ha rincarato sul finale D’Alema – Come candidato, bisognerà vedere se reggerà gli anni di attesa che potrebbero essere lunghi e logoranti“.