Al netto delle previsioni e dei vaticini ampiamente consegnati nei giorni scorsi, arrivano le cifre che – come sempre – certificano in maniera indiscutibile (o quasi) lo stato delle cose. Gli iscritti al Pd hanno scelto: per la maggior parte di loro il nuovo segretario del partito dovrebbe essere Matteo Renzi.
Il sindaco di Firenze ha ottenuto il 46,7% delle preferenze, seguito da Gianni Cuperlo che ha incassato il 38,4%, da Pippo Civati con il 9,19% e Gianni Pittella, che si è fermato poco sotto la soglia del 6%.
Un risultato non del tutto aspettato, se si considera che l’ex “rottamatore” è stato a lungo percepito (e continua in molti casi ad esserlo), anche presso gli iscritti, come un “elemento estraneo”, marcatamente distante da quella cultura di sinistra prediletta da intransigenti e nostalgici. E se si considera, inoltre, che – secondo le previsioni più accreditate – Gianni Cuperlo avrebbe dovuto fare incetta di consensi in questa fase congressuale perché sostenuto da buona parte di quella “nomenclatura” che è sempre riuscita a orientare i voti a livello territoriale.
“Grazie – ha commentato ieri Matteo Renzi su facebook – Essere nettamente in testa anche tra gli iscritti è un risultato che in molti non si aspettavano. Bene così, avanti tutta fino alle primarie aperte e libere dell’8 dicembre”. Non meno ottimistica la sottolineatura del “secondo classificato”: “A settembre i sondaggi mi davano al 5%, poi ho fatto un balzo ed ero al 14 ed invece ho preso il 40%”, ha osservato Gianni Cuperlo. Che non ha perso occasione per lanciare una “frecciatina” al suo principale competitor: “L’impianto che Renzi propone non apre una fase nuova, ma riproduce il ventennio che vorremmo lasciarci alle spalle”, ha affondato l’aspirante segretario del Pd.
E Pippo Civati? “Finalmente si va alle primarie”, ha scritto ieri sul suo blog il democratico, che non ha mancato di fare un po’ di autocritica: “E’ stato un risultato molto buono in tre quarti del Paese e molto deludente in alcune zone del Sud – ha precisato – dove si è votato moltissimo e le nostre tessere, curate a una a una, si sono rivelate troppo poche per incidere sui risultati degli altri tre”.
Ad abbandonare la corsa verso le primarie dell’8 dicembre è stato, invece, Gianni Pittella: “Complimenti a Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati – è stato il suo sportivo commento – Sono certo che sapranno confrontarsi nella seconda fase del congresso sulla base delle loro idee per il bene del Pd e dell’Italia. Resta tuttavia l’ombra inquietante – ha sottolineato l’europarlamentare – di gravi irregolarità e illeciti denunciati in tutti Italia su cui è necessario fare chiarezza”.