Una breve conferenza stampa al Tempio di Adriano di Roma per presentare il logo ufficiale del Nuovo Centrodestra. Il vicepremier Angelino Alfano ha introdotto ieri alla stampa il simbolo del suo nuovo movimento che, ha annunciato, ha raggiunto “quota mille amministratori locali”.
“Abbiamo capito da subito di essere una squadra – ha detto l’ex segretario del Pdl – ma ci mancava una maglia, da oggi ce l’abbiamo”. Ma quando, con fare teatrale, Alfano si scansa, indicando il maxischermo posto sopra di lui, nessuna immagine compare. Il silenzio calato nella sala viene interrotto dalle note di una musica trionfalistica che si inceppa subito, mentre sullo schermo compaiono le immagini un po’ sfocate del nuovo logo, che si interrompono bruscamente.
I disguidi tecnici hanno persuaso Alfano dell’opportunità di intervenire personalmente, mostrando ai presenti un cartonato del simbolo. Un quadrato blu con le lettere in bianco N e C, e la D in blu (posta fuori dal quadrato) su uno sfondo bianco. I buontemponi sghignazzano affermando che il Cavaliere è riuscito a “sabotare” l’esordio del logo di Alfano, ma il vicepremier riesce a non perdere il sorriso.
“Da oggi il nostro colore è il blu. La nostra squadra gioca con il blu – ha annunciato riprendendo il microfono in mano – Abbiamo scelto il blu perché è un colore che dà forza, è la forza del mare, è la bellezza del cielo. E’ il colore dei sogni di Mirò, è il colore della serenità, è il colore di chi ha la forza di una grande speranza”. Quanto alla grafica: “Abbiamo scelto la forma geometrica del quadrato perché i lati sono tutti uguali – ha spiegato il vicepremier – e questo richiama al principio di uguaglianza, che richiama il principio della giustizia. Perché il nostro è il movimento politico del merito – ha affermato Alfano – di chi ha consenso e sta nel territorio”.