Vendola: Renzi speranza per il Paese, ma rischia di logorarsi

SEL: VENDOLA, MAI CERCATO CASINI, SIAMO ALTERNATIVA

 

Nichi Vendola, come raccontato qualche mese fa, ha cambiato opinione sul nuovo segretario del Pd, Matteo Renzi. Interpellato da La Repubblica e L’Unità, il governatore della Puglia ha oggi raddoppiato il suo sostegno all’attività politica del sindaco di Firenze che, a suo giudizio, rappresenta una speranza per il nostro Paese.

“Sono interessato a parlare e a confrontarmi con Renzi del Jobs Act – ha dichiarato il pugliese – perché, a prescindere dai dettagli, rimette al centro la democrazia e il lavoro. E anche perché non mi pare che il governo Letta sia in grado di farlo, quando il ministro dell’Economia pensa che ci sia ripresa quando aumentano la disoccupazione e la povertà assoluta”.

Di più: “Trovo vitale lo stile di Renzi che quotidianamente cerca di rompere la separatezza del Palazzo e di porre nell’agenda politica le questioni che esplodono nella società – ha aggiunto Vendola – Sul Jobs Act, la discussione dobbiamo ancora cominciarla, ma in qualche maniera ci spinge a ragionare finalmente di penuria di lavoro, di precarietà del lavoro e di democrazia sui luoghi di lavoro. Discuteremo, ci confronteremo – ha detto il governatore della Puglia – ma si ha la sensazione che, vivaddio, il lessico della politica provi a interpellare la vita”.

Un endorsement convinto, che il leader di Sel ha voluto corredare con una sorta di affettuoso avvertimento: “Renzi rappresenta una speranza per il Paese – ha affermato Vendola – ma rischia di logorarsi rapidamente se ogni giorno deve dare una registrata a questo governo dalla natura ambigua e dalla proiezione programmatica altalenante come un dondolo nevrotico e contraddittorio, come sui diritti civili o su come governare una società multietnica”.