L’iperattivismo di Matteo Renzi, che non vuole allentare la morsa sull’urgenza di definire una nuova proposta di legge elettorale, comincia a infastidire sempre più persone. La notizia dell’incontro con Silvio Berlusconi (i due si vedranno oggi al Nazareno) ha, infatti, messo di cattivo umore i partiti che, insieme al Pd, sostengono il governo Letta: Nuovo centrodestra, Scelta civica e Popolari per l’Italia.
A infastidirli è stata la preferenza che, a loro avviso, il sindaco di Firenze sta accordando al presidente di Forza Italia nella messa a punto del progetto di riforma elettorale. Una mossa che li ha spinti a vergare una nota ultimativa all’indirizzo di Matteo Renzi, al quale hanno chiesto esplicitamente di cambiare orientamento. “I gruppi parlamentari del Nuovo centrodestra, di Scelta civica e dei Popolari per l’Italia, in ordine alle consultazioni che il segretario del Pd ha avviato sulla riforma della legge elettorale con tutte le forze politiche e in particolare con quelle di opposizione – si legge nel comunicato – ritengono urgente un incontro di maggioranza per evitare che il sottile equilibrio su cui si regge il governo, anche per le tensioni interne al Pd stesso, provochi una crisi di governo al buio”.
“La riforma elettorale e la comune volontà di superare il bicameralismo paritario, che rallenta in maniera ormai inaccettabile l’efficacia dell’azione legislativa e di governo – continua la nota – richiedono un’ampia intesa tra le forze di maggioranza il cui rapporto non può essere ritenuto essenziale solo per le difficili, quotidiane, a volte impopolari attività di governo”. “Il doveroso confronto in Parlamento con tutte le forze politiche sulla riforma della legge elettorale e della Costituzione non può, infatti, far venir meno – hanno rimarcato i risentiti alleati di Renzi – la necessità di un preliminare accordo delle forze di maggioranza che si sono costituite proprio per guidare il Paese in una fase difficile di transizione attraverso le riforme necessarie”.