La malattia dei Selfie è una bufala: la selfitis è un fake!

Continua a circolare, imperterrita, la notizia secondo cui gli appassionati di Selfie (la moda di questo inizio di 2014, che vede chiunque autoimmortalarsi) sarebbero, in realtà, dei malati: malati di selfitis, per l’esattezza. Chi soffre di selfitis, soffre di “mancanza di autostima” ed ha “lacune nella propria intimità”, almeno secondo l’America Psychiatric Association (APA).

Secondo questo studio, sarebbero tre i gradi della malattia (borderline, acuta e cronaca), che si distinguono in base al numero di foto (auto)scattate e alla quantità di esse pubblicate sui Social Network.

Ma, come sempre, basterebbe una breve analisi per rendersi conto che la notizia è una bufala e la selfitis non esiste: sul sito dell’APA non c’è alcun accenno allo studio e – anzi – possiamo notare come il primo incontro annuale sia a maggio a New York.

Oltre ciò, sottolineamo come la notizia sia stata lanciata dalla pagina ‘The Adobo Chronicles’. Un sito che, nel proprio disclaimer, dichiara di essere una “fonte di informazione di notizie incredibili. Oltre alle bugie, tutto ciò che leggete in questa pagina si basa su fatti”. Insomma, sarebbe bastata una verifica per vedere se si trattasse di una ‘bugia’ o meno.

Quindi, lo ribadiamo: la selfitis non esiste. E chi si i ‘Selfie’ non è malato. Solo un po’ egocentrico.