Si parla già di allarme: a dichiararlo è l‘Oms , l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che pone l’attenzione sui super-batteri. L’Oms, infatti, afferma che oggi la cura contro malattie “comuni” non è più efficace come una volta e questo perchè i batteri responsabili di tali infezioni avrebbero imparato a resistere alle cure. In sostanza, i batteri sarebbero più resistenti e gli antibiotici meno efficaci. Detto così sembrerebbe banale, eppure non è così: se non si trovano rimedi alternativi e sicuri tra qualche anno l’emergenza sarà così grave, che potrebbe diventare difficile guarire da alcune malattie.
In particolare, secondo una ricerca condotta su scala mondiale, le malattie interessate sarebbero cinque: diarrea, polmonite, infezione urinaria, gonorrea e sepsi. Molti antibiotici, la cui efficacia non era mai stata messa in discussioni, risultano non più così efficienti: in più di un paziente su due i germi si sarebbero rafforzati così da non reagire ai fluorochinoloni. Lo stesso vale per altri antibiotici, la cui resistenza da parte dei germi è oramai preoccupante, dato che spesso tale resistenza è presente anche verso quelli che sono antibiotici da ultima spiaggia, che si utilizzano, cioè, quale cura più forte delle altre.
Ogni settore medico e farmaceutico deve prendere in considerazione tali dati e cercare una soluzione immediata: senza dubbio, la via più efficace potrebbe essere quella della prevenzione. Infatti, cercando di prevenire a monte tali infezioni o malattie si eviterebbe il problema ab origine. L’unica certezza dell ‘Oms è oramai questa: non viviamo più in quella situazione di sicurezza sanitaria che ha caratterizzato gli anni ’80 e se si continuerà a sottovalutare questi super-batteri svanirebbe ogni progresso che fino ad ora ci ha salvato.