Da sempre l’uomo è alla ricerca della chiave per l’eterna giovinezza: se qualcuno (si pensi all’ex Premier Silvio Berlusconi) si affida a filtri che assicurano una giovinezza prolungata, altri si danno all’osservazione di un piccolo rettile (la classica lucertola, capace di farsi ricrescere la coda anche quando tagliata).
Questa capacità, legata ad un gene (il Wnt), ha portato alcuni ricercatori a studiarlo e – secondo i risultati pubblicati sulla rivista ‘Stem Cell Reports’ – questo gene sarebbe presente anche nell’uomo e potrebbe essere utilizzato per riprogrammare le cellule adulte al fine di farle tornare ad uno stadio giovanile (stimolando lo sviluppo embrionale).
Grazie a questo gene, quindi, sarebbe possibile ricreare parti del corpo e sconfiggere diverse malattie: d’altra parte, se nell’organismo delle lucertole che perdono la coda il gene Wnt innesca una reazione che produce una proteina capace di riprodurre in modo esponenziale le cellule (destinate a formare la nuova coda), per quale motivo questo gene – presente nell’uomo – non potrebbe funzionare in maniera analoga?