Atletico Madrid, Diego Costa: dal sogno all’incubo in un mese

diego costa-atletico madridAtletico Madrid, Diego Costa – Strana storia quella di Diego Costa, trovatosi titolare dei colchoneros quasi per caso, sfruttando il vuoto lasciato da Falcao e mai realmente colmato a causa delle non ottime condizioni finanziarie del club. Questa è stata la stagione della consacrazione per lui, con la bellezza di 35 reti in 44 presenze tra campionato e Champions League. Un tale bottino non può che attirare le attenzioni di molti allenatori, in questo caso 2 in particolare: il primo è Josè Mourinho, che lo vorrebbe nel suo Chelsea, il secondo è Del Bosque, affascinato dall’idea di poter convocare l’attaccante in virtù del suo doppio passaporto brasiliano-spagnolo.

Destino – Costa sceglie di dare tutto per la causa spagnola, facendo infuriare buona parte del Brasile che già sognava un nuovo grande centravanti. Arrivati alle ultime giornate di Liga, si preannuncia la possibilità di un finale inimmaginabile solo qualche mese prima: campioni di Spagna e d’Europa, dopo due cavalcate parallele che entreranno nella storia del club. I biancorossi, verso i primi di maggio, cominciano a zoppicare in campionato, ma arrivano a giocarsi il titolo in un match col Barça che li vede poter contare su due risultati su 3; in Champions League, dopo aver eliminato il Barcellona, Simeone riesce nell’impresa di espugnare lo Stamford Bridge (1-3 col Chelsea) e di passare ad una storica finale.

Incubo – Qualcosa però comincia a scricchiolare. Diego Costa, vittima di una lesione muscolare, deve abbandonare anzitempo il match decisivo con il Barcellona: la sua gara dura solo 16 minuti, ma poco male, perchè i compagni otterranno un 1-1 che vale la Liga. 7 giorni dopo si giocherà la finale di Lisbona, per di più col Real Madrid e Diego spinge affinchè il Cholo lo schieri titolare. Il mister fa le sue valutazioni e decide: Costa dal 1′ al fianco di Villa. Maledizione: la finale per lui dura soltanto 8′, costretto a uscire nuovamente per infortunio e a guardare i suoi lasciare il trofeo a una manciata di secondi dalla fine. C’è di più: dalla clinica Cemtro non arrivano buone notizie,con il dottor Pedro Guillen che parla di micro-rottura al bicipite femorale destro e stop di circa 15 giorni.

Mondiale – L’epilogo potrebbe essere davvero incredibile, in senso negativo ovviamente: Costa è tra i preconvocati di Del Bosque per la competizione brasiliana, ma il tecnico ha già fatto sapere che porterà soltanto chi potrà essere al 100% già per la partita d’esordio con l’Olanda (13 giugno). Ridotte al lumicino quindi le possibilità per il puntero di partecipare ai Mondiali in Brasile, in una sorta di legge del contrappasso versione calcistica. Sarebbe (o sarà) proprio un peccato non vedere un centravanti vero, come ce ne sono pochi, non prendere parte a una manifestazione tanto importante, ma Diego ha spalle larghe, capaci di portare l’intero peso di un reparto offensivo: supererà anche questa, appuntamento agli Europei di Francia.

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