Consumi in salita con il bonus dei miracoli?

young women holding a handful of Euro money cash bank notes. Image shot 2007. Exact date unknown.

 

Da quando il premier Matteo Renzi ha annunciato l’intenzione di rendere più pesanti le buste paga dei lavoratori con reddito basso, il bonus governativo ha monopolizzato il dibattito nazionale. Ma quale effetto avranno gli 80 euro mensili che molti italiani hanno già ricevuto a fine maggio? A chiederselo è stato, tra gli altri, l’ufficio economico della Confesercenti, che ha commissionato un sondaggio alla Swg.

Stando ai calcoli elaborati, il bonus dovrebbe determinare un incremento di 3,1 miliardi di euro dei consumi nell’anno in corso (+0,3%), interrompendo la serie negativa che ha portato al graduale tracollo del potere di acquisto degli italiani. Nello specifico: il 40% degli interpellati ha risposto che utilizzerà gli 80 euro per acquistare beni o servizi, il 14% per pagare debiti pregressi, il 18% per alimentare i risparmi provati da anni di crisi, mentre solo il 28% ha detto di non avere ancora le idee chiare su come utilizzarli.

Non solo: il 68% dei beneficiari intervistati dalla Swg ha espresso un giudizio positivo sul provvedimento, mentre il 32% lo considera insufficiente. E se il 78% delle persone interessate dalla misura ha già ricevuto il bonus, solo il 66% ha però percepito la cifra completa di 80 euro. Disguidi dell’esordio? Si vedrà.

Intanto l’introduzione del bonus in busta paga ha diviso anche le associazioni di consumatori: se Federconsumatori e Adusbef hanno, infatti, tradito maggiore ottimismo di Confesercenti prevedendo un incremento dei consumi stimabile intorno allo 0,5-0,6% nel 2014; di tutt’altro avviso è, invece, il Codacons, secondo il quale: “gli ottanta euro in più in busta paga non possono compiere alcun miracolo, e non serviranno a rilanciare definitivamente i consumi, che complessivamente risulteranno ancora in calo nell’anno in corso”.