Sabato scorso la Juventus ha piazzato il colpo Kingsley Coman (come fu per Pogba con il Manchester United) garantendo al giovanissimo del Psg il suo primo contratto da professionista. Chiuso questo blitz che darà sicuramente frutti per il futuro e chiuso il capitolo delle contropartite, i bianconeri si ritrovano 15 milioni cash (arrivati dalle seconde metà di Immobile e Zaza) da re-investire sul mercato delle punte.
Già perché se Carlos Tevez è l’unico sicuro del posto, i vari Vucinic, Quagliarella e Giovinco sono in partenza. Per loro si parla (in ordine) di Fiorentina, Torino e Inter. Osvaldo non verrà riscattato mentre Llorente partirà solo per una proposta indecente.
Ma come spendere questi 15 milioni? Il nome nuovo, che arriverebbe con la formula del prestito con diritto di riscatto è quello di Alexandre Pato.
Venticinque anni a settembre, l’ex Milan può dare ancora molto, a patto di scrollarsi da dosso numeri imbarazzanti come gli 11 goal in 38 presenze fra Corinthians (proprietaria del cartellino) e San Paolo(club in cui gioca in prestito). In più ci sono i soliti problemi fisici che non sono certo da sottovalutare.
Dà sicuramente più garanzie ma costa anche molto di più, Alvaro Morata. Il pallino di Conte è cercato da mezza Europa ma sembra volere attendere la Juventus (stessa cosa vale per Alexis Sanchez, che costa tanto e che il Barcellona vuole spedire a Liverpool nella trattativa per Luis Suarez).
Marotta ha fatto la sua proposta: 15 milioni per l’acquisto del baby del Real Madrid, con le Merengues che potranno esercitare il ri-acquisto a 30. La risposta dei Blancos è stata chiara: 20 per la cessione e 40 per il ritorno al Bernabeu. Insomma c’è da lavorare e ancora molto.
Restano le piste Iturbe e Jovetic, ossessione dello scorso mercato. Entrambi non costano meno di 25-30 milioni di euro. Cifre pesanti, anche per un colosso come quello di Corso Galileo Ferraris.