Casa sempre più cara: tasse su del 200% in tre anni

Tasse sulla casa, ICI, IMU - immagini simboliche

 

“Casa cara casa”: dovrebbe essere questa la frase da incidere sulle targhette di benvenuto delle abitazioni degli italiani che, negli ultimi 3 anni, hanno fatto registrare un incremento delle tasse pari al 200%. A certificarlo è stata una fonte più che attendibile: l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) che ha fatto i conti con il gettito della tassazione applicata alle quattro mura domestiche, che è passato dai 9 miliardi di euro di Ici raccolti nel 2011 ai 25 miliardi del 2014 ottenuti dalla “combinazione” Imu + Tasi.

Ma l’Ance ha fornito anche una panoramica più che sconfortante del mercato immobiliare italiano, segnato pesantemente dalla crisi. A scattarla è stato l’Osservatorio congiunturale che ha evidenziato come, negli ultimi 7 anni, si siano persi quasi 800 mila posti di lavoro e siano fallite più di 14 mila imprese edili. Non solo: dall’inizio della crisi, gli investimenti nel settore si sono contratti di 58,8 miliardi di euro, tornando ai livelli del 1967.

E a complicare ulteriormente il quadro ci sarebbero le risorse stanziate e mai utilizzate: 3,8 miliardi di euro per la riqualificazione delle scuole e 1,6 miliardi contro il rischio idrogeologico. Per non parlare dello spreco, stimato intorno ai 2 miliardi di euro, per le opere bloccate o rimaste incompiute. In controtendenza solo il comparto degli interventi per la riqualificazione del patrimonio abitativo, che ha fatto registrare una crescita del 20% negli ultimi 7 anni, grazie agli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni e sul risparmio energetico che hanno invogliato un numero importante di italiani a “rifare il trucco” alle loro case.

“Siamo all’anno zero – ha commentato il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti – da qui o si riparte o rischiamo di non riuscire a risollevarci più. Se non si attivano subito le risorse, escludendo gli investimenti dal Patto di Stabilità interno, nel 2015 ci sarà un ulteriore calo del 2,4%”. Il numero uno dell’Ance ha rivolto poi una “stoccata” alle banche“Devono dare soldi alle imprese per gli investimenti e alle famiglie per l’acquisto della casa – ha tagliato corto Buzzetti – Non siamo per niente contenti della decisione della Bce di escludere l’edilizia dai nuovi strumenti di liquidità”.