FingerReader: l’anello che legge i libri ai ciechi

Afferrare un libro, FingerReadritrovare il segnalibro, riprendere il filo della storia..sono operazioni semplici per miliardi di lettori ma operazioni più complesse, purtroppo, per un non vedente.

Per facilitare l’accesso alla lettura dei ciechi, il Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha rilasciato FingerReader: il dito che sa leggere.
Il prototipo, sviluppato dal MIT Media Lab e prodotto con una stampante 3D, non è altro che un anello intelligente in grado di riprendere e ripetere ciò che registra. Con il fine ultimo di migliorare sensibilmente l’esperienza di lettura del non vedente. L’anello è dotato di una piccola telecamera in grado di riprendere il testo, che poi viene elaborato e trasformato in traccia audio, pronta per essere riprodotta vocalmente, attraverso un apposito microfono. FingerReader è in grado di trasformare istantaneamente il video in audio, consentendo al lettore di non perdere il filo, senza interrompere la lettura. Neanche il passaggio da una riga all’altra risulta problematico, dal momento che una vibrazione avverte chi indossa l’anello sia quando tocca passare all’altro capoverso, sia quando si è riusciti a rintracciarne l’inizio. Il dito intelligente, inoltre, è in grado di leggere anche i libri digitali dagli e-reader ai Kindle.

Molteplici le applicazioni che potrebbero materializzarsi qualora riuscisse a sbarcare sugli scaffali, già forte in partenza di un basso costo di produzione. Nonostante il design lasci a desiderare, l’anello potrebbe rendere un non vedente autonomo al ristorante, consentendogli di leggere e ordinare dal menu in tempo reale, senza bisogno di assistenza e a scuola i ragazzi ipovedenti potrebbero sfruttare appieno le potenzialità specifiche di lettura e comprensione del dispositivo.

Il prototipo è stato sviluppato a partire dal 2011, quando Pattie Maes, professore del MIT, ha fondato il gruppo di ricerca Fluid Interfaces. In tre anni è stata portata a termine la sperimentazione di cui lo stesso istituto americano ha voluto dar conto, ma gli sviluppatori hanno confessato che ci vorrà del tempo per riuscire a commercializzare il dito intelligente. Sappiamo per certo che il prototipo potrebbe avvalersi dell’interesse di circa 300 milioni di non vedenti nel mondo.
In ogni caso, FingerReader non punta a sostituire il Braille, il sistema d’interpretazione tattile del testo, ciò significa che per gli ipovedenti si schiuderebbero le porte anche su riviste, quotidiani e fumetti.