Tutto nelle mani di Giovanni Malagò. Vertici calcistici italiani nel caos tra lotte di potere, gaffe, cambiamenti di idee. Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini incontreranno separatamente il presidente del CONI, chiamato a risolvere la questione. Chi sarà il nuovo numero uno della FIGC?
Malagò vedrà al mattino Albertini e durante il pomeriggio Tavecchio. In mezzo ai due si pensa al commissariamento, con lo stesso presidente del Coni quale commissario, chiamato a gestire la fase di transizione del dopo-Abete e tornare al voto in ben altre condizioni.
Tavecchio continua ad avere dietro di sé Milan, Napoli e Lazio, mentre il Torino ha ritirato il suo appoggio: “E’ il momento di mettere mano alla governance, perché non è possibile che Lega Nazionale Dilettanti e Lega Pro da sole governino il calcio. Malagò commissario? Se fosse disponibile, sarebbe la soluzione giusta. Ha idee moderne”.
Dall’altra parte il fronte Albertini, con il quale corrono Juventus, Roma e Fiorentina. Nonostante Opti Pobà, le banane e ulteriori frasi non propriamente simpatiche, Tavecchio rimane in vantaggio riguardo adesioni da parte della Lega A e della Lega B.
A margine di un direttivo nella sede della Lega dilettanti, Tavecchio ribadisce: “Non è assolutamente vero che non ce la faccio più, come ho letto. Vado avanti con la candidatura alla presidenza Figc sin quando le quattro Leghe mi confermeranno il loro appoggio”.
Nonostante le ultime defezioni della Serie A, Tavecchio ha un margine di vantaggio talmente ampio da avere la certezza di essere eletto al terzo scrutinio, quando basterà il 51% dei consensi per spuntarla. Oltre A e B ha l’appoggio della Lega Pro e della sua Lega D.
I quattro presidenti delle leghe storcono il naso davanti al commissariamento, ma il Coni va dritto in quella direzione: per poterlo attuare Malagò dovrà però chiedere a entrambi i candidati, Albertini e Tavecchio, di attendere per nuova candidatura.
Il predecessore, , oggi presidente della Federbasket, stato chiaro: “Se non si dovesse riuscire a eleggere un presidente, credo che in caso di commissariamento, dato che è la federazione più importante, l’incarico potrebbe andare solo al presidente del Coni, Giovanni Malagò”. Tra stasera e domani se ne saprà sicuramente qualcosa in più.