A fine partita i mister hanno rilasciato le loro dichiarazioni dopo lo 0-0 dei 90’.
Mister Novellino, cosa pensa del risultato raccolto oggi?: “Non era facile contro una squadra che secondo me si deve ambientare per la Serie B. Ci manca qualcosa in avanti però chiudendo e ripartendo abbiamo preso anche una traversa. Non era facile e poi non abbiamo preso neanche un tiro in porta. Alla vigilia si pensava che il loro cambio di allenatore potesse dare qualcosa in più.”
L’espulsione sua e di Sannino? “Entrambi viviamo molto la partita, forse abbiamo esagerato però siparietto simpatico. Non siamo stati rinunciatari, abbiamo concesso pochissimo. Sono contento per oggi. Abbiamo dei ragazzi giovani. L’obiettivo della mia squadra è’ raggiungere i 50 punti il prima possibile per la salvezza, in B quello che conta è il girone di ritorno. Sono convinto che il Catania farà tanti punti, deve prima capire cosa è la B e farà uscire le sue qualità. I rigori non c’erano.”
Mister Sannino, sono due punti persi oggi? “Secondo me questa è una pietra importante, intanto non abbiamo preso gol, sette gol presi in tre partite erano tanti. C’è tanto da lavorare soprattutto a livello mentale. Vorrei che i ragazzi capissero chi hanno in panchina. Vorrei che avessero un carattere forte. Abbiamo bisogno di forza, carattere. Quando si prende gol è faticoso farne un altro. Il gioco voglio vederlo come il pubblico. Sono con i giocatori ma capisco anche il pubblico. Non abbiamo molto tempo, martedì si gioca di nuovo.”
I rigori? “Credo che si possa anche non vedere, non so se l’arbitro abbia sbagliato”.
L’espulsione contemporanea sua e di Novellino? “Stavamo giocando in 24 compresi io e Novellino e non si può. A fine partita l’arbitro ci ha parlato e non penso ci squalificheranno”.
Situazione infortunati? “Almiron vuole rientrare ma vedremo. Ventrone è un maestro nel suo mestiere, prima del ritiro ci sono stati tanti infortuni. Confido molto nel suo lavoro. Mi sono dispiaciuti i fischi a Leto ma aveva i crampi. Abbiamo questi giocatori, il mercato è finito ma dobbiamo farli sentire importanti. Capisco qualche fischio ma finché ci sarò io l’impegno sarà massimo.”
Il Crotone è l’avversario giusto per riprendersi? “Gli avversari sono tutti uguali. L’unica cosa che so fare è lavorare. Dobbiamo giocare contro chiunque prima o poi. Servono ordine e mentalità, siamo il Catania e dobbiamo giocare tutti insieme. Possiamo perdere ma gli altri devono essere molto più bravi di noi.”
L’adattamento di Capuano come playmaker basso? “Avevamo bisogno di equilibrio, Capuano lì mi dava forza fisica. Acosty poteva crearci problemi. Finché non ho tutti a disposizione dobbiamo adattarci. Vorrei giocare sulla corsa, attaccare per non essere attaccati. Voglio fare esprimere le qualità dei giocatori. L’allenatore deve essere il loro papà o il loro fratello.”
Cosa si sente di dire ai tifosi? “Chiedo al pubblico di aiutarci, dobbiamo remare tutti assieme dalla stessa parte. Passeremo attraverso cose belle e meno belle. Finché noi sbagliamo passaggi accetto tutto ma non dobbiamo sbagliare atteggiamento. Però ho visto negli occhi dei ragazzi la voglia di aiutarci, però dobbiamo essere altri. Qualcosa è cambiato. Voglio che il calciatore viva il momento della città. Non possiamo chiuderci a Torre del Grifo, bisogna capire cosa c’è fuori. In B ci vuole una continua sequenza di risultati, muovere la classifica. Voglio che i giocatori capiscano i sacrifici economici dei nostri tifosi per venire allo stadio a sostenerci.”