Confartigianato: il mercato del falso esaspera crisi imprese

Merce contraffatta

 

 

A mettere i bastoni tra le ruote delle imprese artigiane che, in Italia come in molte altre parti del mondo, faticano a rimanere a galla è il mercato del falso che, stando alle stime diffuse da Confartigianato, frutta ogni anno 200 miliardi di euro in tutto il mondo, sette dei quali in Italia.

Un mercato che non conosce crisi, ma che minaccia di esasperare quella delle aziende artigiane che nel nostro Paese sono, infatti, diminuite (anche a causa della contraffazione) di 7.052 unità (-9,9%) negli ultimi 5 anni.

Secondo il Rapporto di Confartigianato, i settori più esposti alla contraffazione sono quelli tessile, dell’abbigliamento, delle calzature, dell’occhialeria, dei cosmetici e dei giocattoli che rappresentano l’89,2% delle merci sequestrate tra il 2008 e il 2013. Con l’Italia che detiene il primato in tutta l’Unione europea per quantità di merce sequestrata: 334 milioni di pezzi per un valore di 3.789 milioni di euro.

La merce contraffatta proviene nel 66,1% dei casi dalla Cina, ma si posizionano bene anche la Turchia, specializzata nella contraffazione di profumi e cosmetici (51,2%) e l’Egitto da cui proviene una quantità importante, pari al 34,3% del totale, di prodotti alimentari contraffatti. E il fiorire del mercato del “falso” ha prodotto particolari problemi alle imprese del Molise, diminuite del 27,3% tra il 2008 e il 2013, a quelle pugliesi (-24,3%), a quelle siciliane (-19,1%), alle lucane (-18,7%) e a quelle sarde (-17,9%).

Per quanto riguarda, invece, la tipologia di merce falsa sequestrata, a primeggiare nel nostro Paese sono stati gli accessori di abbigliamento (34,6%), seguiti dai capi d’abbigliamento (14,1%), dalle apparecchiature elettriche (9,9%), dalle calzature (7,9%), dagli occhiali (7,4%) e dai profumi e cosmetici (6,6%). Ma significativa è stata anche la quantità di  giocattoli e giochi sequestrati (4,5%) e quella di orologi e gioielli (4,1%), mentre percentuali più modeste hanno riguardato i cd, i dvd e le cassette (1,2%) e le apparecchiature informatiche (0,5%). Di più: il Rapporto diffuso da Confartigianato ha svelato che il Lazio è la regione in cui, negli ultimi cinque anni, è stata sequestrata la maggiore quantità di merce contraffatta (per un valore di 966 milioni di euro), seguita dalla Lombardia (639 milioni di euro) e dalla Campania (574 milioni di euro). 

“Un fenomeno criminale di dimensioni globali come la contraffazione va combattuto con armi globali – è stato il commento del presidente di Confartigianato, Cesare Fumagalli – Serve un’azione congiunta di tutti i livelli di governo, in Italia, in Europa e a livello internazionale”. “L’azione repressiva non basta – ha aggiunto – se non è accompagnata da attività di prevenzione e da iniziative legislative a tutela dell’origine e della qualità dei prodotti, a cominciare dall’approvazione di una regolamentazione europea, come quella sul ‘made in'”.

 

 

 

 

 

 

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