Dal mare alla montagna: ecco dove si spostano i temporali in autunno

775E4458745D5757Il temporale è un estremo fenomeno atmosferico naturale, una nube plumbea associata generalmente a precipitazioni che sin dall’antichità veniva temuta o venerata. Ricordiamo infatti come gli antichi abbiano da sempre creato divinità collegate ai fenomeni naturali, come ad esempio il Dio Giove (che aveva il potere di scagliar fulmini).

Con l’arrivo dell’autunno i temporali si spostano dalla montagna verso il mare, per via di un diverso potere calorico esistente tra terra e mare. Infatti in estate il terreno si scalda subito mentre il mare ci impiega più tempo, per cui i temporali formano con più facilità laddove vi è una maggiore energia termica da convertire ossia sulla terraferma. Nelle zone di montagna, si creano contrasti termici che aumentano l’energia a disposizione determinando la formazione di possibili temporali estivi.

In autunno invece quando il sole scalda meno, la terraferma si raffredda rapidamente mentre il mare riesce a mantenere stabile la temperatura, che risulta essere elevata per via del calore immagazzinato durante la stagione estiva. Di conseguenza, in autunno e in inverno i temporali si formano sopratutto sul mare, e ciò spiega perché in inverno e autunno si verificano più temporali nel meridione del nostro Paese, nelle località costiere dove vi è il calore necessario per la loro formazione.