Ma quanto lavorano i parlamentari?

Camera

 

Il tema del lavoro sta tenendo banco da diverse settimane, rendendo sempre più elettrica l’aria all’interno dei Palazzi. La Direzione di ieri del Pd si è tradotta in un vero e proprio psicodramma che ha segnato l’inesorabile cesura tra il “nuovismo” celebrato da Matteo Renzi e l'”attaccamento alla ditta” sostenuto da Bersani, D’Alema &co. I numeri – come noto – hanno dato ragione al premier (la mozione sul Jobs Act ha incassato 130 sì e solo 20 no; 11 gli astenuti), ma la tensione all’interno del partito resta alta e prefigura nuovi scontri nelle Aule.

Ma quali sono i ritmi di lavoro dei parlamentari che (stra)parlano di diritti, di mercato dell’occupazione, di articoli e statuti da svecchiare? A fornire una panoramica completa è il sito OpenParlamento che ormai da tempo monitora con scrupolo l’attività parlamentare di senatori e deputati. Ecco che cosa è emerso alla Camera: il più “fannullone” di tutti sembra essere l’onorevole Antonio Angelucci di Forza Italia, che ha fatto registrare un magrissimo 0,38% di presenze (in pratica ha partecipato a solo 22 delle 5.767 sedute finora svolte). Un record di assenze, pari al 99,62%, che non gli fa certo onore, per quanto va precisato che il monitoraggio di OpenParlamento non permette di conoscere la reale natura dell’assenza che può essere “ingiustificata” o legata, ad esempio, a motivi di salute.

A racimolare uno stentato 0,42%, pari a 24 presenze in tutto, è il ministro dell’Interno, Angelino Alfano (Ncd), che però nel 98,65% dei casi non ha potuto partecipare ai lavori in Aula perché impegnato in missione. Stessa sorte per il collega dei Trasporti, Maurizio Lupi (Ncd anche lui), presente a sole 38 sedute (lo 0,66%) e impegnato in missione nel 96,72% dei casi. A sfiorare il 2% è, invece, la responsabile della Sanità, Beatrice Lorenzin (ancora Ncd), che con l’1,77% di presenze (102 su 5.767) guadagna il quarto posto della classifica generale, sfoderando però come “scusante” il fatto che, nell’88,95% dei casi, sono state le missioni a tenerla lontana dall’Aula di Montecitorio.

Subito dopo la Lorenzin, troviamo Giuseppe Castiglione (ancora Ncd), che ha partecipato al 2,51% delle sedute (145 in tutto) ed è stato impegnato in missione nell’88,47% dei casi e Luigi Cesaro (altro esponente del Ncd), con il 4,25% delle presenze (245 sulle oltre 5.700) e l’87,34% delle missioni. Mentre a “vantare” il numero più cospicuo di assenze, senza l'”attenuante” delle missioni, sono Marco Martinelli di Forza Italia, che ha partecipato a sole 250 sedute (il 4,34%) e il collega di partito, Piero Longo (storico avvocato dell’ex premier Silvio Berlusconi), la cui presenza a Montecitorio è stata rilevata 366 volte, pari al 6,35%.

A distinguersi, invece, per la loro totale abnegazione, sono tre deputati del Pd: Cinzia Fontana, Giuseppe Guerini e Tino Iannunzzi. Stando alle rilevazioni di OpenParlamento, non hanno mai disertato una seduta centrando il 100% delle presenze.