Aps Palermo: sciopero confermato, ma si profila soluzione temporanea

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Il nuovo incontro che si è svolto ieri all’Ars (Assemblea regionale siciliana) sembra aver aperto qualche spiraglio. I rappresentanti dei lavoratori Aps (Acque potabili siciliane) avrebbero, infatti, raggiunto un accordo con la Regione e le altre amministrazioni locali che prevede l’avvio di una fase transitoria in cui il servizio idrico che l’Aps non riesce più a garantire verrà affidato alla società Amap, che fornisce l’acqua a Palermo e ad altri 14 Comuni limitrofi.

Una soluzione temporanea, quella individuata dagli interlocutori, che hanno preannunciato la costituzione di una società consortile (o consorziale) con tutti i Comuni della provincia di Palermo che, dopo circa un anno, dovrebbe prendere le redini della caotica situazione, garantendo un servizio efficiente alla popolazione. In questo anno di transizione, a sostenere l’Amap dovrebbe essere la Regione, con un contributo economico stimato intorno ai 5 milioni di euro. Una cifra importante, che potrebbe spingere il governatore siciliano, Rosario Crocetta (che non ha ancora dato il suo assenso alla soluzione individuata ieri da sindacati e amministrazioni), a chiedere aiuto al governo centrale.

La situazione resta, insomma, irrisolta, nonostante i passi avanti registrati nella discussione di ieri. Per questo i lavoratori della Aps hanno confermato l’intenzione di incrociare le braccia fino a fine mese. “Confermiamo lo sciopero dal 14 – ha detto Maurizio Terrani della Uiltec – Ancora una volta alla riunione si è parlato delle possibili soluzioni, ma di concreto non c’è ancora nulla. Nell’arco di qualche giorno, ci saranno altri problemi e a questo punto bisogna fare ricorso anche al governo nazionale. La politica non ha gli strumenti per risolvere una grave problematica come quella dell’Ato idrico – ha insistito il sindacalista – le istituzioni bussino alle porte di Roma come si è fatto anche in altri casi”.