Bollette carissime, importi da capogiro stimati su calcoli sbagliati e conguagli illegittimi. Sono queste le accuse mosse da molti cittadini di Massa Carrara alla Gaia Spa, la società di servizio idrico che opera a Massa, Lucca e Pistoia.
Circa 150 cittadini si sono dati appuntamento ieri davanti gli uffici della Gaia per protestare contro le bollette “salate” i cui importi si aggirano tra gli 800 e gli oltre 3.900 euro. Un vero e proprio salasso, che ha spinto gli utenti a organizzarsi in un comitato che, nei giorni scorsi, ha anche inscenato delle proteste “creative”, come quella dei pupazzi impiccati con la bolletta dell’acqua in mano distribuiti in vari angoli della città.
Tra le storie raccontate, quella di una 90enne invalida che avrebbe ricevuto una bolletta di 798 euro, o quella di un gruppo di cittadini senegalesi ai quali sarebbe stata recapitata una bolletta trimestrale di 1.500 euro. A tendere una mano ai cittadini “vessati” è stata la Confconsumatori di Massa che ha attivato uno sportello di consulenza per la comprensione e la lettura delle ultime fatture.
Secondo l’associazione: “il metodo di conteggio del consumo di acqua da parte della Gaia sarebbe oscuro, in quanto nelle bollette di conguaglio il consumo complessivo già fatturato nelle bollette di acconto è spalmato in diverse fasce (agevolata, base ed eccedenza) in modo del tutto arbitrario, con notevoli costi ed importi aggiuntivi a carico dei cittadini”.
Da qui la scelta di fornire un servizio di consulenza ai cittadini che non sono in grado di districarsi, da soli, nella giungla delle sigle e dei numeri. Non solo: Confconsumatori ha anche chiesto un incontro pubblico con il sindaco e i dirigenti di Gaia “al fine di chiarire, una volta per tutte, tutti questi aspetti oscuri ed evitare che i cittadini perdano intere mattine del loro tempo in coda presso gli uffici di Gaia, senza ottenere alcuna risposta soddisfacente”.