La Pittura toscana e veneta in mostra a Palazzo Pretorio

25515-02-filippo-lippi-madonna-con-bambinoPresso il Museo di Palazzo Pretorio di Prato, dal 5 ottobre al 6 gennaio 2015, sono esposti i capolavori di Filippo Lippi, Bellini, Caravaggio, Tiepolo, Tintoretto, Jacopo Bassano. Si tratta di più di 80 opere d’arte provenienti dalla collezione della Banca Popolare di Vicenza e rappresentano un modo per confrontare e godere del fascino della pittura toscana e veneta composta tra il ‘400 e il ‘700.

La mostra, intitolata “Capolavori che si incontrano. Bellini, Caravaggio, Tiepolo e i maestri della pittura toscana e veneta nella Collezione Banca Popolare di Vicenza”, è curata da Fernando Rigon sotto il patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, della Regione Toscana, ed è organizzata dalla Banca Popolare di Vicenza e dal Comune di Prato.

L’esposizione è suddivisa in quattro sezioni, la prima sezione intitolata “Imago Magistra”, è dedicata alla religiosità, con “la Madonna con Bambino” di Filippo Lippi del 1436, la “Crocifissione” di Giovanni Bellini del 1480-1485, “la Madonna col Bambino e San Giovannino” di Jacopo Bassano del 1530 o la “Coronazione di Spine” del Caravaggio del 1600-1602. Secondo quanto dichiara Rigon: «La trasversalità della scienza iconografica consente di avvicinare e far incontrare dipinti di differente scuola, di disparata epoca e origine e di eterogeneo livello qualitativo, grazie a comparazioni ricche di potenzialità conoscitive».

Nella seconda sezione intitolata “L’Immagine Ideale”domina l’arte classica greca e romana con i dipinti di Cesare Dandini, Gaspare Diziani e Piero della Vecchia. Nella terza sezione intitolata “Il volto dell’Idea: il ritratto” , domina l’uomo, infatti qui si può ammirare il ritratto del doge di Venezia del Tintoretto o il Ritratto di Ferdinando de’ Medici Santi di Tito, che sono raffigurati nella loro idealità pura. Nella quarta e ultima sezione, intitolata “La Bella Natura”,  dominano i paesaggi e le nature morte. Qui per esempio è possibile ammirare il “Paesaggio sulle rive del fiume ” del 1750 di Francesco Zuccarelli, ma anche materiale che esula dalla produzione artistica in senso stretto con citazioni, frasi filosofiche, poesie, narrazioni e frasi di trattati.