Catania-Vicenza 3-1, tre punti per ripartire dopo un pessimo primo tempo

20141025_152458Dopo tre sconfitte consecutive, finalmente, il Catania torna alla vittoria: lo fa con un risultato convincente, davanti ai propri tifosi che – per l’occasione – avevano deciso di “sostenere solo la maglia”. Ma nonostante ciò, l’effetto Angelo Massimino (stadio in cui è difficile strappare punti, e lo sanno anche parecchie compagini di Serie A) è tornato a farsi sentire e, dopo una serie di risultati quantomeno deludenti, il Catania può ripartire con tre punti (adesso gli etnei sono a quota nove: sempre invischiati nella zona retrocessione, ma a nove punti dalle prime; il campionato cadetto si rivela ancora una volta estremamente equilibrato).

Il primo tempo, a dire il vero, non promette nulla di buono: in 45′ gli spettatori possono assistere a due tiri degli ospiti (con Frison attento nella prima occasione e Cocco – lasciato solo in area – assolutamente impreciso nella seconda) e a una conclusione dei padroni di casa, nei minuti di recupero del primo tempo (con una bella punizione pennellata da Calaiò: ottima la risposta del portiere dei veneti, abile a levare il pallone dal sette).

Per fortuna, poi, la seconda frazione vede un altro Catania in campo: complice la rete del vantaggio (abbastanza fortuita, con Calaiò abile a trasformare in acrobazia un pallone vagante in un assist per Cani), gli etnei si trasformano e iniziano a mettere in luce un’idea di gioco del pallone. Grazie a un Rosina tuttocampista (i rossazzurri devono ringraziare l’esperienza, la grinta e il talento dell’ex Siena) e agli spazi offerti dal Vicenza per eventuali contropiedi, i padroni di casa crescono a vista d’occhio e all’8′ ottengono un calcio di rigore (con annessa espulsione per fallo da ultimo uomo di Sbrissa): dal dischetto Rosina tira tra le braccia del portiere biancorosso e per il Catania è il secondo errore dal dischetto consecutivo (dopo l’errore di Calaiò contro lo Spezia).

I rossazzurri continuano a crescere e, dopo un errore di Martinho da ottima posizione e un altro paio di occasioni, riescono a sfatare questa ‘mini’ maledizione legata ai rigori falliti: Rosina conquista con un’azione personale un penalty e dagli undici metri stavolta Calaiò non sbaglia, spiazzando Bremec. Mancano 10′, la tifoseria s’è quasi dimenticata di contestare e il Catania ha modo di realizzare il 3-0, grazie a Martinho – ben imbeccato da Calaiò e abile a dribblare il portiere.

Il Catania avrebbe modo di terminare il match con la propria porta inviolata (cosa che non accade dal match di settembre contro il Modena) ma la difesa decide di smettere di giocare con qualche minuto d’anticipo e il Vicenza realizza il gol della bandiera con una bella marcatura di Garcia Tena.

Il Catania dovrà ripartire da questo secondo tempo, conscio che solo così potrà essere protagonista nella serie cadetta. Magari senza subire gol , sarebbe ancora meglio.