Partiamo da un dettaglio, alquanto significativo: tra il primo e il secondo tempo, per la prima volta in stagione, il Cibali all’unisono applaude la squadra che si avvia verso gli spogliatoi. Già in vantaggio per 1-0 (grazie alla prima rete in rossazzurro di Escalante, classe ’93 autore di un’ottima prestazione) il Catania era così riuscito in soli 45′ a conquistare la tifoseria, con una prestazione grintosa e autorevole: durante la prima frazione di gioco, infatti, i padroni di casa hanno avuto un netto predominio territoriale, mettendo in mostra una discreta organizzazione di gioco; in tal senso, da segnalare la scelta di Sannino di cambiare modulo. Una scelta rivelatasi assolutamente azzeccata: col 4-2-3-1 Calaiò non si è trovato a predicare nel deserto, come viceversa accaduto in precedenti match, e soprattutto Martinho sulla sinistra ha avuto modo di mettersi in luce con un paio di interessanti inserimenti (ma d’altra parte l’ex Verona non rappresenta una novità, essendo stato uno dei pochi a giocare dignitosamente anche nelle peggiori partite degli etnei).
Nella ripresa, quindi, gli etnei dimostrano che i progressi già fatti registrare contro il Vicenza non sono casuali: al 10′ arriva il raddoppio con un altro centrocampista argentino, Fabian Rinaudo (anch’egli – come Escalante – portato in Sicilia dal tanto vituperato Cosentino). L’ex Sporting Lisbona supera Pellizzoli con una splendida botta da fuori e incanala il match sui binari della tranquillità.
Tranquillità che per qualche minuto sembra venire meno, quando Lanini di testa accorcia le distanze per i liguri (apparsi in realtà raramente pericolosi): ancora una volta, la difesa non appare impeccabile (in assoluto, tende ad apparire poco sicura e dinamica) e l’ennesimo gol subito ne è la testimonianza. Ma, come dicevamo, i patemi etnei durano ben poco: dopo soli 5′ Sauro di testa realizza il 3-1 e dà il via alla festa del gol che vede andare a segno nuovamente Rinaudo (complice la deviazione di un difensore dell’Entella) e Marcelinho (abile a ribadire in rete una conclusione dello stakhanovista Calaiò respinta dal portiere avversario).
5-1 è sicuramente un risultato ridondante, ma che ben testimonia il netto dominio degli etnei, finalmente capaci di convincere e di entusiasmare una platea che ha indubbia voglia di Serie A. Proseguendo così, la strada dovrebbe essere in discesa (anche se sabato prossimo ci sarà da giocare in trasferta contro l’Avellino, avversario di ben altro livello).
Da segnalare, oltre a quanto già evidenziato, come senza Leto in campo siano giunti 6 punti su 6 a disposizione: siamo certi si tratti di una casualità?