Meridiana nei guai pensa di tornare Alisarda

Alisarda

 

Che la Meridiana non stia attraversando un momento facile, è cosa nota a tutti. Ai problemi di bilancio che hanno prospettato soluzioni draconiane per il personale (con più di 1.600 esuberi) si sono recentemente aggiunte complicazioni giudiziarie che rischiano di far crollare l’impero creato negli anni ’60 dal principe ismailita Aga Khan.

La situazione appare così compromessa che dirigenti e azionisti avrebbero pensato di ritornare al passato. Come? Innanzitutto riabilitando l’antico nome Alisarda che, stando ai rumors circolati nelle ultime ore, potrebbe identificare la holding, ma non gli aerei che continueranno a essere marchiati Meridiana Fly.

Una scelta che potrebbe segnare un significativo cambio strategico. Secondo i beninformati, infatti, l’idea di rispolverare l’antico marchio documenterebbe la volontà dei vertici di ritornare al disegno industriale delle origini, incardinato su un numero ridotto di collegamenti tra la Sardegna e il resto dell’Italia. La nuova Alisarda Spa potrebbe ripartire da quel progetto iniziale, investendo tutto su aerei più piccoli ed efficienti che decolleranno esclusivamente dall’isola. Con un significativo ridimensionamento dei costi che potrebbe far rialzare la compagnia in ginocchio.

Tanta confusione contribuisce a esasperare la preoccupazione dei lavoratori, una cinquantina dei quali è ieri partita in pullman da Milano per raggiungere la residenza privata del principe Aga Khan ad Aiglemont Gouvieux, in Francia. E non finisce qui perché la delegazione dei dipendenti Meridiana si sposterà domani a Bruxelles per manifestare il proprio disagio davanti alla sede del Parlamento europeo.