Lo scrittore Niccolò Ammaniti debutta alla regia col film ‘The good life‘, prodotto da Erica Barbiani per Videomante, in uscita per Feltrinelli in dvd dopo esser stato presentato in anteprima il 25 novembre al cinema Nuovo Sacher di Roma.
Ammaniti, dopo aver scritto una serie di libri (tra cui i più noti ‘Io non Ho Paura’, ‘Che la festa cominci’ e ‘Come Dio comanda’), nel suo primo film da regista vuole narrare la storia di tre italiani che negli anni ’70 si recarono in India per ricominciare una nuova vita.
I tre protagonisti del documentario sono il vicentino Shiva Das, oggi insegnante di yoga a Benares, il trentino Eris, triestino che vive nelle zone montuose dell’Himalaya con i suoi figli, ed infine il torinese Giorgio, divenuto custode di un tempio vicino Dehli. Il viaggio dei tre italiani è visto come un mezzo per ritrovare se stessi, per scoprire l’essenza della vita.
Secondo quanto raccontato da Niccolò Ammaniti: ”La prima volta che andai in India avevo 20 anni. Era il 1991 ero un giovane romano, nato e allevato in una famiglia borghese e progressista. Avanzavo nella vita con poche idee confuse in testa e tutta l’esistenza davanti. Sognavo di viaggiare e conoscere il mondo, ma al massimo mi spingevo la notte a Fiumicino a vedere dalla macchina gli aerei decollare”. Poi l’idea, quasi buttata lì, di partire con un amico. L’impatto con l’India non fu facile, ma soprattutto – racconta oggi lo scrittore – ”incontrai una serie di italiani emigrati lì negli anni ’70. Erano curiosi, nostalgici, però allo stesso tempo soddisfatti. Si ricordavano dell’Italia com’era vent’anni prima, quasi fosse un periodo congelato nel tempo. Da allora mi è sempre rimasta la voglia di raccontarli”.