Codacons: Prostituzione in crescita. Grazie alla crisi

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Non c’è crisi nel mercato della prostituzione italiana. Anzi: a leggere bene l’analisi consegnata ieri dal Codacons si comprende che la crisi economica che ha imperversato (e continua a imperversare) su tutto lo Stivale ha contribuito, in maniera decisiva, a far crescere le quotazioni del sesso a pagamento. Ma andiamo con ordine.

L’indagine del Codacons prende le mosse dal 2007, anno in cui il fatturato della prostituzione era stimato in circa 2,86 miliardi di euro. Un mercato alimentato da quasi 70 mila operatori che attirava 2 milioni e mezzo di clienti. Nell’arco di sette anni, i numeri sono significativamente cresciuti: oggi il mercato della prostituzione genera, infatti, un giro di affari di 3,6 miliardi di euro, coinvolgendo circa 90 mila operatori e 3 milioni di clienti.

Conti alla mano, nel periodo compreso tra il 2007 e il 2014, il fatturato della prostituzione è cresciuto del 25,8% (+740 milioni di euro), mentre il numero dei soggetti che sono stati costretti (o, in qualche caso, hanno scelto) a prostituirsi è aumentato del 28,5% (+20 mila) e quello dei clienti del 20% (+500 mila).

Ma non tutto il sesso a pagamento è uguale. Se la prostituzione per strada resta la più diffusa (seppure in progressiva riduzione), importante è anche la percentuale di coloro che scelgono di lavorare a casa o in strutture chiuse (pari al 40% del totale). Il 10% di tutte le donne costrette a vendere il loro corpo in Italia non ha ancora compiuto 18 anni e il 55% proviene da Paesi dell’Est come la Romania, la Bulgaria e l’Ucraina o dall’Africa (principalmente dalla Nigeria).

E nemmeno i clienti sono tutti uguali. Stando a quanto rilevato dal Centro studi del Codacons, coloro che si rivolgono alle prostitute di strade (che sono notoriamente più economiche) sono soprattutto clienti di età compresa tra i 35 e i 50 anni, sposati e con un livello di istruzione medio/basso. Mentre il cliente che opta per la prostituzione via web (che ha fatto registrare un vero e proprio boom) è solitamente un giovane tra i 25 e i 35 anni, single e con un livello di istruzione medio/alto.

Ed è proprio sul fenomeno del sesso a pagamento via web che occorre soffermarsi un attimo. Nel corso degli ultimi 7 anni, infatti, molte donne hanno deciso di “reclamizzare” le loro performance sessuali sulla Rete, con un vero e proprio boom delle cosiddette “cam girl”, ragazze (spesso giovanissime) che si mostrano nude davanti alle telecamere simulando rapporti sessuali con gli utenti (che pagano per vederle). I numeri sono impressionanti: la prostituzione via web coinvolge oggi circa 18 mila operatori, ossia il 20% del totale, con una crescita del 100% rispetto al 2007.

Quale sia la connessione tra la crisi economica e la crescita della prostituzione in Italia è presto detto. Se da una parte, sempre più persone in difficoltà pensano di poter sfuggire alla povertà vendendo al migliore offerente il proprio corpo; dall’altra, molti clienti, sopraffatti dai problemi quotidiani e dalla frustrazione costante, cercano nel sesso a pagamento un momento di evasione. In pratica: più si sta male e più aumenta la possibilità che ci si rivolga a una prostituta.