Il World press photo in mostra a Lucca

Un fotografoIl World press photo è in mostra a Lucca fino al prossimo 14 dicembre, presso la chiesa di S.Cristoforo. All’evento sarà possibile ammirare 143 scatti di noti fotografi provenienti da tutto il globo, tra cui la foto del vincitore della scorsa edizione, ossia John Stanmeyer che ha ottenuto il World Press Photo of the Year 2013 grazie alla sua foto intitolata ‘Segnale’, raffigurante dei migranti sulla riva di Gibuti che alzano i telefoni nel tentativo di catturare un segnale dalla vicina Somalia. Alla celebre rassegna fotografica suddivisa in 9 sezioni, vi sono esposte le foto di altre 53 fotografi, che narrano storie di attualità, natura, guerra, sport, ritratti e vita quotidiana.

Il programma della decima edizione del World press photo prevede inoltre diversi workshops e conversazioni con giornalisti e artisti di fama internazionale. La curatrice della mostra, Tessa Hethari, ha dichiarato: “Un evento nato circa 60 anni fa quando alcuni fotografi olandesi, curiosi di sapere cosa succedeva nel mondo, indissero questa competizione. Misero sul pavimento le foto dei partecipanti e appesero al muro la sola vincitrice. Così nacque questa mostra”. Che Lucca ha l’onore di ospitare; il che rappresenta indubbiamente motivo di vanto, come hanno sottolineato le istituzioni. Enrico Stefanelli di Photolux, che ha curato l’allestimento dell’esposizione, ha dichiarato: “Il World Press Photo in dieci anni ha consacrato Lucca come capitale italiana della fotografia”.

Dal canto suo Tambellini, sindaco di Lucca, ha dichiarato: “Sono da sempre un grande appassionato di fotografia e credo che questa sia una delle arti più importanti, perché capace in pochi istanti di farci vedere il mondo. Basti pensare alle celebri immagini, di altrettanto celebri fotografi, che hanno documentato il Novecento. Per la nostra città il World Press Photo è diventato uno di quegli appuntamenti fissi che scandiscono il calendario dei nostri eventi, garantendo a visitatori e abitanti una ricca offerta artistica e culturale”.