Catania-Bologna 2-2, rimonta tutto cuore degli etnei. Ma che pessima difesa!

Catania-BolognaPer come era presa, il 2-2 ottenuto dal Catania in casa contro il Bologna (una delle corazzate del campionato cadetto) ha più i connotati della vittoria che del semplice pareggio: dopo 10′ del secondo tempo, infatti, gli emiliani si trovavano sul 2-0 e i siciliani dal canto loro sembravano tutto fuorché i padroni di casa implacabili visti nelle ultime gare al Cibali.

Poi, una scintilla: arriva il gol che dimezza lo svantaggio (ad opera di Cani, oggi apparso in crescita: che sia giusto continuare a proporlo in coppia con Calaiò anche nel momento in cui Leto avrà scontato la squalifica?) e la squadra sembra svegliarsi tutto d’un tratto.

Quasi con frenesia, il Catania inizia ad attaccare e inanella occasioni su occasioni: Chrapek, Calaiò e Rosina hanno sui piedi i palloni giusti per portare la gara sul pari, ma in più di un’occasione (specialmente su un tiro da dentro l’are del centrocampista polacco) Coppola è reattivo. Il numero uno felsineo verrà superato soltanto da Calaiò dal dischetto: è il 31′ quando l’attaccante palermitano realizza il gol del 2-2 (con Coppola che comunque arriva a sfiorare il pallone, destinato ad insaccarsi a mezza altezza).

Dopo il pari la compagine di Sannino (come sempre scatenato in panchina) sembra quasi accontentarsi e non riesce a completare la rimonta (complice anche un Coppola ancora una volta ottimo su Calaiò a ridosso del 90′; da segnalare anche un’ottima parata di Frison su una girata di Acquafresca).

Dal punto di vista degli aspetti da migliorare, ancora una volta pare più che rivedibile la prestazione del pacchetto arretrato etneo: ogni qual volta che gli avversari si avvicinano verso l’area di rigore sembra che possa arrivare il gol ed è incredibile come gli attaccanti delle compagini avversarie trovino sempre un varco dove inserirsi, un corridoio in cui le maglie rossazzurre latitano. Sorge quindi spontanea la domanda: è un problema di movimenti o di uomini?