C’è ancora un futuro per l’Italia?
Questa è la domanda, lecita, che tutti noi dobbiamo porci, dopo l’ennesimo scandalo che ha visto la
città capitolina come suo teatro.
Prima di proseguire nella lettura dell’articolo, vi invito però a guardare il mio video di satira.
Credo infatti un pizzico di sarcasmo e di ironia siano indispensabili, al momento, per non essere
completamente sopraffatti dal clima venefico che si percepisce chiaramente nel paese.
L’inchiesta recente, denominata Mafia Capitale, in cui sono emersi molti nomi noti,
dal mondo della politica a quello dello spettacolo, ha messo in evidenza una situazione
che già in tanti, soprattutto a Roma, conoscevano, eppure, ai piani alti della politica, vediamo i
nostri parlamentari intenti a fingere di cadere dalle nuvole, dimostrandosi indignati, come se fosse
emersa una realtà impensabile, per loro, innocenti verginelle.
Nomi noti della vecchia politica, dall’ex sindaco di Roma, Alemanno, a esponenti vari del PD e di
Forza Italia, sono rimasti invischiati in questa sporca rete malavitosa.
Purtroppo, ad accompagnare questo increscioso accadimento, si aggiungono decine di dati scarsamente
confortanti.
Dal record della disoccupazione, che ha raggiunto il 13,2 %, il massimo dall’inizio delle rilevazioni,
avvenute per la prima volta nel 1977, al taglio, ad opera di Standard & Poor’s, del rating per l’Italia,
passato da “BBB” a “BBB-”, appena un gradino sopra allo status “junk”, cioè di spazzatura.
Il Natale si avvicina e, ahimé, questi sono i doni che l’Italia consegna ai suoi cittadini, incertezza nel futuro
e la solita vecchia politica corrotta.
Se ne avete la possibilità, vi consiglio di rispedirli al mittente, facendovi al tempo stesso un regalo:
lasciare l’Italia.
E, con questa affermazione, credo di aver risposto anche alla domanda iniziale.
A presto, amici deviati!