OpenPolis: “Fiducite” alle stelle per il governo Renzi

Matteo Renzi

 

Il governo Renzi vanta già un primato: quello di aver incassato il maggior numero di fiducie parlamentari dal 1996 ad oggi. Ad approfondire la faccenda è stata l’associazione OpenPolis che ha certificato il record dell’esecutivo guidato dall’ex rottamatore contando ben 29 fiducie ottenute (di cui 16 alla Camera e 13 al Senato). Una contabilità che, in realtà, deve essere aggiornata poiché lo screening di OpenPolis è avvenuto alla vigilia del trentesimo risultato capitalizzato al Senato sul Jobs Act, che ha fatto lievitare ulteriormente il livello di “fiducite” del governo.

Ma andiamo ai numeri veri e propri. Dal 22 febbraio 2014 (data in cui si è insediato l’attuale esecutivo), sono state approvate 55 leggi, di cui 30 (come precisato poco fa) con il voto di fiducia. Detto altrimenti: in più del 52% dei casi, le leggi della “gestione Renzi” sono passate grazie alla fiducia che i due rami del Parlamento hanno scelto di accordargli.

Numeri veramente impressionanti, soprattutto se messi a paragone con quelli delle legislature precedenti. Prima di Renzi, infatti, nessuno mai era riuscito a incassare così tanti attestati di fiducia. Neanche il supertecnico Mario Monti che, nei suoi tredici mesi di premierato, è riuscito a ottenere “solo” il 45,13% delle fiducie poste al Parlamento. Al terzo posto, il secondo governo Prodi (in carica dal 2006 al 2008), al quale il Parlamento ha concesso la fiducia quasi 34 volte su 100.

E il governo guidato da Enrico Letta, fulminato da quel “stai sereno” che ne ha vaticinato la disfatta? In poco meno di un anno, ha ottenuto il 24,32% delle fiducie parlamentari chieste, distanziando (e non di poco) il quarto governo Berlusconi (in carica dal 2008 al 2011) che ne ha, invece, incassate il 16,42%. Facendo meglio del suo precedente governo: il Berlusconi III (in carica dal 2005 al 2006) che si è fermato al 15,03%.

Tassi di “fiducite” veramente bassi sono stati, invece, rilevati nei due governi guidati da Massimo D’Alema (il primo incassò la fiducia solo nell’1,99% dei casi; il secondo nell’1,33%), fino alla completa assenza riscontrata da OpenPolis nel governo Amato II (in carica dal 2000 al 2001), a cui le due Camere non hanno mai accordato la fiducia.