Pakistan: Talebani trucidano centinaia di studenti e insegnanti

Pakistan – downloadUn commando di sette militanti talebani del Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP) ha attaccato oggi − intorno alle 10.30 (le 6.30 italiane) − una scuola pubblica militare di Peshawar in Pakistan, la ‘Army Public School’, una struttura che si trova sulla Warsak Road che ospitava 500 scolari fra i 6 ed i 17 anni, uccidendo 145 persone, 132 delle quali bambini e adolescenti e ferendone altre 124.

Il massacro ha avuto inizio quando i terroristi, vestiti in uniforme militare, sono penetrati nell’istituto ed hanno preso in ostaggio un gruppo di giovani nella zona dell’auditorium. Dopodiché, entrando di aula in aula hanno cominciato a sparare a bruciapelo e senza alcuna pietà contro chiunque gli si parasse contro.

Un sopravvissuto ha raccontato alla Nbc che i terroristi avrebbero dato fuoco ad un insegnante e costretto i bambini a guardarlo mentre moriva.

Contemporaneamente il portavoce del TTP, Muhammad Khorrasani, rivendicava l’attacco sostenendo si trattasse di una vendetta per i militanti talebani catturati ed uccisi nelle operazioni militari nel Waziristan settentrionale e nella Khyber Agency. Nel messaggio Khorrasani ha riferito: “Abbiamo scelto con attenzione l’obiettivo da colpire con il nostro attentato […] il governo sta prendendo di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo che provino lo stesso dolore”.

Dopo nove ore di battaglia infernale le forze di sicurezza pakistane hanno preso possesso dell’intero complesso scolastico e ucciso tutti gli assalitori.

Giunge unanime la condanna mondiale del gesto terroristico dal presidente americano Barack Obama, al segretario generale dell’Onu, Ban Ki moon che ha definito l’azione “un atto di vigliaccheria”. Il nostro ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha parlato di “crimine contro l’umanità” e il premio Nobel per la Pace Malala, l’adolescente pakistana che questi stessi talebani avevano di uccidere, ha definito l’atto “un attacco atroce e vile”.

Il premier pakistano Nawaz Sharif ha ribadito che la campagna militare in Nord Waziristan, iniziata a metà giugno ed entrata nella fase finale “continuerà fino a che non saranno eliminati tutti i terroristi”.