La mostra ‘Da Giotto a Gentile. Pittura e scultura a Fabriano fra Due e Trecento’, curata da Vittorio Sgarbi, visitabile a Fabriano dal 26 luglio scorso è stata prorogata fino al 18 gennaio, dato che in breve tempo ha raggiunto il record di ben 60 mila visitatori. La mostra è stata allestita tra Marche ed Umbria, e si snoda tra la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli e altre tre suggestive abbazie della città, che sono la Chiesa di Sant’Agostino, la Chiesa di San Domenico e la Cattedrale di San Venanzio.
La mostra ‘Da Giotto a Gentile‘, consente di ammirare più di cento opere, tra affreschi, sculture, manoscritti, codici e oreficerie, che narrano la grande tradizione artistica marchigiana a cavallo tra ‘200 e ‘300. Vi sono esposte le opere di grandi artisti appartenenti alla scuola marchigiana e fabrianese come per esempio Giotto, Bernardo Daddi, Maestro di Campodonico, Pietro Lorenzetti, Allegreto Nuzi e Gentile da Fabriano.
Si tratta di un evento culturale che ha attratto l’interesse non solo di tanti visitatori italiani e stranieri, ma anche di molti studiosi e ricercatori. Infatti i docenti dell’Università di Camerino del corso di Laurea di ‘Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione e il Restauro’, dopo aver analizzato scientificamente diversi quadri esposti alla mostra allestita a Fabriano, hanno fatto importanti scoperte circa le tecniche utilizzate.