Torino-Genoa 2-1 – A colorare il Natale di un granata intenso e finalmente rassicurante non poteva che essere il suo capitano. Dopo due mesi di astinenza, il Torino torna al successo grazie a Glik, che con una doppietta permette ai suoi di superare 2-1 il Genoa e chiudere l’anno con un sorriso. Al pit stop del campionato, da agosto ad oggi un po’ troppo tribolato, la squadra di Ventura arriva con rinnovata serenità, figlia di una classifica che con 5 punti di vantaggio sulla zona rossa torna a farsi tranquilla. A dispetto della prima sconfitta esterna della stagione, la seconda in una settimana dopo quella contro la Roma, Gasperini ripartirà invece in piena corsa per un piazzamento europeo. Una piccola grande consolazione, al termine di una partita che il Grifone ha avuto la possibilità di vincere grazie ad un bel sinistro di Iago Falquè ma poi ha perso meritatamente.
Traversa di Farnerud – Nel freddo dell’Olimpico, gli ospiti hanno interpretato bene la sfida per 30-35 minuti, i primi. Eccezion fatta per una mischia nell’area di Lamanna, bravo a uscire su Martinez e a far suo il seguente tentativo di Glik, l’avvio di match è stato infatti tutto a tinte rossoblù. Senza la luce di Vives in mezzo al campo, per un quarto d’ora il Toro ha fatto una fatica tremenda non solo a cucire gioco, ma anche a superare la propria metà campo. Ogni tentativo di far partire l’azione andava a scontrarsi contro l’organizzato pressing degli ospiti, subito pronti a ripartire. Inevitabile, allora, che il Grifone bussasse alla porta di Gillet un paio di volte, costringendolo a dire no a Bertolacci prima e Roncaglia poi. Dopo aver tentato invano di intraprendere la strada delle palle lunghe sull’asse formato da Maksimovic (spesso autore del lancio) e Martinez (quasi sempre l’isolato destinatario), la squadra granata è lentamente venuta fuori, alzando con grande fatica il baricentro ed aumentando così la propria pericolosità in avanti. La traversa centrata da Farnerud con una (quasi) perfetta punizione dai venti metri sembrava dare la scossa ai padroni di casa, che grazie ai cross di El Kaddouri e le girate volanti di Martinez è andato due volte ad un passo dal vantaggio. A buttarla dentro, invece, è stato il Genoa, del quale si erano perse le tracce da una decina di minuti: sfruttando una nuova palla persa dal Toro nella propria trequarti, i rossoblù sono passati a quattro minuti dal gong grazie a Iago Falquè, bravo a fulminare Gillet con un preciso sinistro dal limite.
Reazione granata – Il gol subito nel momento migliore dei granata ha confuso la Maratona, passata in un amen dal chiedere alla squadra di tirar fuori gli attributi al sostenerla con forza. A vedere l’atteggiamento con cui i Ventura-boys hanno azzannato la ripresa, il messaggio recepito meglio è stato decisamente il secondo. Mentre Gasperini ha perso uno dietro l’altro Bertolacci, Rosi e Marchese, sostituiti nel giro di un quarto d’ora da Greco, De Maio e Izzo, il Toro si è preso la partita grazie a Glik, che si è travestito da Santa Claus e ha ribaltato il risultato con due stoccate ravvicinate. La prima è arrivata sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti di Farnerud, sulla quale la difesa ospite si è addormentata lasciando il capitano granata libero di colpire da due passi. La seconda è stata figlia di un corner da sinistra dello stesso svedese, da cui è nata una zuccata di Moretti respinta da Lamanna: Glik, ancora da due passi, ha appoggiato in rete di testa firmando il sorpasso, che ha messo in ginocchio il Genoa non solo sul piano del risultato, ma anche del morale. Le buone trame rossoblù viste nella prima parte del match hanno lasciato spazio ad azioni farraginose e prive di lucidità, che la difesa di Ventura ha gestito senza affanni. Per gran parte della ripresa Gillet si è sporcato i guanti solo su innocui cross dalla trequarti: gli unici veri brividi sono arrivati nell’assalto a ridosso del novantesimo, quando il testone di Glik – sì, ancora lui – ha respinto un sinistro velenoso di Roncaglia e poi De Maio ha colpito male a pochi metri dal portiere belga. Troppo poco per sperare di raddrizzare il risultato: al fischio finale hanno festeggiato i granata, che sotto l’albero hanno trovato tre punti d’oro.
Tabellino
Torino-Genoa 2-1 (42′ pt Iago Falquè [G], 7′ e 18′ st Glik [T])
Torino (3-5-2): Gillet; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Farnerud (38′ st Vives), Gazzi, El Kaddouri, Molinaro (14′ st Bruno Peres); Amauri (23′ st Quagliarella), Martinez. A disposizione: Padelli Castellazzi, Bovo, Gaston Silva, Masiello. All. Ventura.
Genoa (3-4-3): Lamanna; Roncaglia, Burdisso, Marchese (16′ st Izzo); Rosi (3′ st De Maio), Rincon, Sturaro, Antonelli; Iago Falquè, Matri, Bertolacci (1′ st Greco). A disposizione: Sommariva, Prisco, Antonini, Lestienne, Fetfatzidis, Edemilson, Mussis, Pinilla. All. Gasperini.
Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa (Ass. La Rocca-Tegoni, IV uff. Iori, Add. Doveri-Saia).
Note: ammoniti Iago Falquè, Moretti, Burdisso, Rincon, Marchese. Recuperi 1′ e 5′.