Fmi: l’Italia crescerà meno del previsto, crolla la Russia e vola l’America

The sign on the headquarters of the Inte

 

Andrà peggio di quanto previsto: è questo, in estrema sintesi, il messaggio che il Fondo monetario internazionale ha recapitato ieri parlando dell’economia mondiale. In quasi tutti i Paesi del globo, l’organizzazione di Washington ha, infatti, rivisto al ribasso le stime di crescita consegnate a ottobre, disegnando una nuova mappa della crisi economica su larga scala.

Partiamo dall’Italia il cui Pil, secondo il Fmi, crescerà nel 2015 di uno striminzito 0,4% e nel 2016 dello 0,8%. Una crescita al rallentatore, che segna un distacco di 0,5 punti percentuale rispetto a quanto previsto dalla stessa organizzazione solo pochi mesi fa. E non  andrà molto meglio ai “cugini” europei: i tedeschi, infatti, vedranno crescere quest’anno il loro Pil dell’1,3% (-0,2% rispetto alle previsioni di ottobre) e agguanteranno nel 2016 un poco esaltante 1,5% (-0,3%). E la Francia? Il Pil del Paese recentemente fiaccato dal terrorismo crescerà dello 0,9% nel 2015 (-0,1% rispetto alle stime di ottobre) e solo nel 2016 supererà la soglia psicologica dell’1% attestandosi all’1,3% (-0,2 punti percentuale rispetto a quanto vaticinato tre mesi fa).

A concedere soddisfazioni, nel Vecchio Continente, sarà invece la Spagna le cui stime di crescita sono state riviste al rialzo dal Fmi, che ha prefigurato un aumento del Pil del 2% per l’anno appena iniziato (+0,3% rispetto alle previsioni di ottobre) e dell’1,8% nel 2016 (stima invariata).

Volgendo lo sguardo alle altre grandi economie mondiali, lo scenario non cambia più di tanto. Anzi: anche il Pil della Cina subirà una frenata, con una stima del 6,8% per il 2015 e del 6,3% per il 2016 (rispettivamente -0,3 e -0,5% rispetto a quanto previsto a ottobre). Ma a uscirne con le ossa rotte, secondo il Fmi, sarà la Russia la cui crescita verrà seriamente compromessa per effetto del calo del prezzo del greggio e a causa delle tensioni geopolitiche con i Paesi confinanti. Il Pil, nel Paese governato da Vladimir Putin, è dato per questo in caduta libera: 3% nel 2015 (-3,5% rispetto alle previsioni di tre mesi fa) e 1% nel 2016 (-2,5%). Continuerà a salire, invece, la ricchezza degli Stati Uniti il cui Pil crescerà del 3,6% nel 2015 (+0,5% rispetto a quanto previsto a ottobre) e del 3,3% nel 2016 (+0,3%).