Mai sentito parlare di “Authorgeddon”?
Il termine, che reca in sé un nonsoché di apocalittico, si riferisce all’ipotetica data in cui il numero di libri pubblicati in un determinato anno supererà il numero delle persone che hanno letto anche un solo libro, durante quello stesso anno.
Una ricerca della compagnia di stampa a richiesta Lulu.com, indica con esattezza il 2052 quale anno in cui si verificherà l’Authorgeddon.
Lo studio è emerso dalle statistiche pubblicate dalla R. R. Bowker, società che controlla la distribuzione dell’ISBN negli Stati Uniti, secondo cui il numero di libri pubblicati in America nel 2004, avrebbe toccato il primato di 195000, un aumento del 14% in più rispetto alla precedente quantità di 175000 registrata l’anno prima.
L’annuncio segue un’indagine diffusa dal National Endowment for the Arts, la quale attesta che la percentuale degli americani che leggono libri, nel corso degli ultimi 20 anni, è costantemente diminuita.
L’arrivo dell’Authorgeddon nel 2052 risulterebbe da un’estrapolazione di attuali tendenze che dimostrerebbero che, entro quell’anno, solo negli Stati Uniti saranno pubblicati 148,4 milioni di libri, e 129,4 milioni gli americani che ne leggeranno uno.
In altre parole 19 milioni di nuovi libri, non troverebbero un solo lettore.
Ma la gente ha abitudini di lettura molto più articolate rispetto a ciò che affermano questi presupposti. Per esempio molte persone leggono più di un solo libro. Così il numero totale di libri letti può essere maggiore del numero della gente che li legge.
Molte persone leggono lo stesso libro, per esempio i best-seller. Questo può rendere il numero totale di libri letti inferiore a quello stimato.
Molta gente legge libri pubblicati negli anni precedenti. Questo può rendere il numero di libri nuovi letti inferiore a quello stimato. Inoltre un libro nuovo può essere letto in un anno successivo all’anno di pubblicazione.
Sebbene l’idea di questi numerosi libri pubblicati in un solo anno sia deliberatamente assurda, serve ad enfatizzare la verità riguardo la proliferazione di informazione nell’età moderna.
Leggere piace sempre meno, anche in Italia. Secondo quanto emerge da un recente sondaggio della Adnkronos il numero di lettori italiani è in netta diminuzione.
Il calo riguarderebbe tutti gli strati di popolazione, dai laureati a coloro che non posseggono titoli di studio. Non sembrerebbe quindi mancanza di cultura ma piuttosto disinteresse.
In una società dinamica e in continua evoluzione come quella attuale sembra che sia oltremodo difficile ritagliarsi spazio per la lettura. La televisione, internet e in generale tutti i mass-media hanno modificato radicalmente le nostre abitudini che alla sera, sempre più di frequente, rinunciamo ad addormentarci, come si faceva una volta, con un buon libro tra le mani.