Governance Poll 2015: Nardella è il re dei sindaci. E i vip restano indietro

Governance Poll 2015

 

I sindaci più amati d’Italia? Sono quasi tutti di centrosinistra. E’ quanto emerge dalla “Governance Poll 2015” realizzata dall’Ipr Marketing, ovvero dall’indagine che misura il tasso di gradimento dei primi cittadini dei nostri capoluoghi di provincia.

A guadagnarsi il primo posto è stato Dario Nardella, che ha sostituito Matteo Renzi a Firenze. Il sindaco piddino ha incassato il 65% dei consensi. Dietro di lui, il primo cittadino di Bari, Antonio Decaro, e un altro ex “renziano” doc come Giorgio Gori, che ha abbandonato l’organizzazione delle Leopolde per fare il sindaco a Bergamo.

Il quarto posto è, invece, di Giuseppe Falcomatà, che amministra la non facile città di Reggio Calabria. A seguire Alessandro Andreatta, altro primo cittadino di centrosinistra alla guida di Trento. Una top five che – fatta eccezione per Giorgio Gori e Alessandro Andreatta, che hanno spento qualche candelina in più – sembra premiare i sindaci giovani: Nardella non ha ancora compiuto 40 anni, Decaro ne ha 45 e Falcomatà soltanto 31.

E veniamo al resto: il primo sindaco di centrodestra a comparire nella classifica stilata da Ipr Marketing per Il Sole 24 Ore è Paolo Perrone, primo cittadino di Lecce, che si aggiudica il settimo posizionamento. In ex aequo con Piero Fassino che, dal 2011, amministra la città di Torino. E la “sindachessa” più amata dello Stivale? Si chiama Silvia Marchionini, guida Verbania e milita nel centrosinistra.

E come se la cavano i sindaci pentastellati? Sia Federico Pizzarotti che Federico Piccitto (rispettivamente alla guida di Parma e Ragusa) si posizionano al 43° posto della classifica, con un 55% dei consensi che rileva un bilancio più positivo che negativo. Molto peggio di loro, il “collega” Filippo Nogarin, che si ferma alla 76sima posizione, non avendo (evidentemente) fin qui, convinto troppo i concittadini di Livorno.

E poi ci sono i vip. Il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistratis, non va oltre la 58sima posizione, con il 52,5% dei consensi; Flavio Tosi di Verona (che, per anni, è stato il sindaco più apprezzato d’Italia) precipita al 62° posto, mentre Giuliano Pisapia di Milano si ferma al 67° gradino della classifica nazionale. E Ignazio Marino? Il sindaco della Capitale non ne esce bene, con un 49,5% dei consensi che lo confina nelle retrovie: all’82° posto. Solo pochi altri sono riusciti a fare peggio di lui: tra questi, il sindaco di Trapani, Vito Damiano (centrodestra) e quello di Crotone, Peppino Vallone (centrosinistra), che chiudono la classifica di Ipr Marketing con il 44% dei consensi.