Il debito pubblico continua a frenare pesantemente la corsa dell’economia italiana. L‘Istat ha pubblicato ieri i dati aggiornati sull’indebitamento netto e sul debito delle amministrazioni pubbliche, registrando cifre da capogiro.
Stando alla rilevazione, infatti, nel 2014, l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche ha raggiunto i 49.056 milioni di euro, pari al 3% del Pil, con un aumento di 1,6 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato, invece, pari all’1,6% del Pil, con una diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2013.
Ma a fare più paura è il dato sul debito pubblico rilevato a fine 2014. Secondo l’Istat, “il buco” (misurato al lordo delle passività connesse agli interventi di sostegno finanziario in favore degli Stati membri dell’Unione monetaria europea) ammontava a 2.134.920 milioni di euro, pari al 132,1% del Pil. Rispetto all’anno precedente, il rapporto tra il debito delle amministrazioni pubbliche e il Pil è aumentato di 3,6 punti percentuali.