Istat: a marzo meno occupati e più disoccupati

Istat

 

Ad avvelenare la vigilia dell’inaugurazione di Expo 2015 – a cui il premier Matteo Renzi presenzierà stamattina – ci ha pensato l’Istat. I dati diffusi ieri dall’istituto nazionale di statistica hanno, infatti, spento gli entusiasmi dei supporter del Jobs Act che, sulla scorta di una rilevazione effettuata la scorsa settimana dal ministero del Lavoro, avevano già festeggiato il successo della riforma.

Il mese di marzo ha fatto registrare un calo dello 0,3% degli occupati italiani, diminuiti in un solo mese di 59 mila unità. Detto altrimenti: il tasso di occupazione di marzo si è attestato al 55,5% (praticamente poco meno della metà dei connazionali che potrebbero non lavora), con un calo dello 0,1% rispetto al mese precedente. E un andamento analogo si è registrato anche rispetto all’anno precedente: l’occupazione di marzo 2015 è, infatti, calata dello 0,3% in un anno (-70 mila unità) e il tasso di occupazione è sceso dello 0,1%.

Quanto ai disoccupati: rispetto a febbraio 2015, sono aumentati dell’1,6% (+52 mila unità) facendo salire il tasso di disoccupazione al 13% (+0,2% in un solo mese). Su base annua, invece, il numero dei disoccupati è aumentato del 4,4% (+138 mila unità), apportando 0,5 punti percentuale in più al tasso di disoccupazione. Unica piccola nota positiva alla voce inattivi: secondo l’Istat, a marzo, la loro quota è diminuita dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1% su base annua.